L’incontro di due uomini in un racconto dalla lucidità emozionante e a volte dolorosa
Weekend è uno dei pochi film a tematica gay presenti nel programma della sesta edizione del Festival Internazionale del Film di Roma (sezione Occhio sul mondo – Focus sulla Gran Bretagna).
Racconta l’incontro e la conoscenza tra Russell (Tom Cullen) e Glen (Chris New). I due ragazzi si incontrano per la prima volta in un locale gay e trascorreranno assieme un weekend fatto di sesso, confessioni, parole, scontri, idee, amore. La storia è semplice e lineare, è la storia di quello che potrebbe essere un qualunque weekend nella vita di qualsiasi ragazzo gay.
È questo, forse, quello che più colpisce della pellicola. Più che verosimile, Weekend è un film vero, reale più che realista. È il racconto asciutto e sincero di due uomini che si incontrano con il loro carico di emozioni e sentimenti, limiti e paure, sogni e aspirazioni. Differenti, ovviamente. E questa differenza è un tratto fondamentale del film, che utilizza l’approccio tra due sconosciuti per esplorare i diversi modi di vivere la propria vita, la propria sessualità e omosessualità, di cercare il proprio posto nel mondo e, in questo, la propria felicità. Le diverse strade per farsi largo tra gli altri, per affermare il proprio io e la propria identità.
Russell e Glen sono entrambi omosessuali ma hanno due differenti prospettive sulla vita, l’amore, il sesso. E cosa succede quando queste due differenti realtà si incontrano e si scoprono, scivolano sotto la pelle altrui e scandiscono lo scorrere delle ore del fine settimana?
A dirigere questo film tagliente e lucido, agrodolce come la vita di tutti i giorni, è il regista inglese Andrew Haigh, talento emergente e promettente da seguire con attenzione, il cui lavoro non passa certo inosservato. Il regista Stephen Elliott (regista del film cult Priscilla, la regina del deserto, che in questa edizione del Festival presenta la sua commedia A few best men) ha espresso, attraverso una lettera, la sua soddisfazione e ammirazione per la presenza di Weekend all’interno del programma del Festival, sottolineando l’importanza di dare spazio e visibilità a pellicole che trattino tematiche LGBT. Stessa soddisfazione espressa anche dalle principali associazioni gay della città, liete che la pellicola sia arrivata a Roma, spesso teatro di episodi di violenza e omofobia.
Resterebbe da domandarsi quante persone, in Italia, avranno la fortuna di vedere Weekend nelle sale cinematografiche, una volta che i riflettori del Festival si saranno spenti.
di Silvestro Capurso