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Le interviste di Eclipse: Miss Daisy Goosey, Burlesque performer romana

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Le interviste di Eclipse: Miss Daisy Goosey, Burlesque performer romana

Conosciamo la giovane burlesque performer romana, che vanta una formazione ampia e completa anche nel campo della danza.

Nel nuovo appuntamento della rubrica di Eclipse Magazine dedicata alle interviste, intontriamo Miss Daisy Goosey, giovane artista e burlesque performer di Roma. Un curriculum ampio e ricco di esperienze che le ha permesso di ritagliarsi uno spazio nella programmazione “live” nei locali della Capitale e provincia nei fine settimana, oltre a feste aziendali ed eventi. Nel corso degli anni le sue competenze si sono arricchite, arrivando a toccare la danza classica, moderna, modern-jazz, funky, contemporaneo, danza del ventre, aerobica, balli di gruppo, flamenco, pilates, musical e video dance. Queste esperienze denotano un carattere determinato che mira ad associare un’innata curiosità di sperimentare alla volontà di acquisire competenze formative che la rendono, così, un’artista eclettica. Miss Daisy Goosey, oltre ad essere una burlesque performer, è anche un’insegnante competente, con uno spiccato senso didattico. Sono ormai diversi anni che tiene alcuni workshop e lezioni, tra cui spicca il corso di Burlesque annuale. È qui doveroso aprire una piccola parentesi: frequentare un corso di burlesque è qualcosa di più di un semplice fenomeno di costume. È imparare e vivere lo studio di un’arte che è anche e uno stile di vita che fa della seduzione e dell’ironia i suoi elementi fondanti. È per questo motivo che la nostra burlesque performer ha scelto un nome d’arte particolare: il “Goosey” usato come sorta di cognome artistico è in realtà un aggettivo inglese che tradotto vuol dire “oca” o se vogliamo “sciocchina”che racchiude in sé il senso stesso del termine francese Burlesque, cioè burla, gioco ironico, che è il fondamento, ancor prima della seduzione, di questa forma artistica.

Ed ecco a voi l’intervista a

Miss Daisy Goosey, Burlesque performer romana

  • Parlaci delle tue competenze, tra danza, fitness e Burlesque…

L’arte della danza è stata l’unica mia costante fin dall’infanzia, amica, confidente e sfogo di tutte le mie emozioni. Conosco l’odore del parquet all’età di 3 anni, sognando di diventare una ballerina classica. Negli anni oltre alla danza classica, lo studio delle punte e le coreografie di repertorio scelgo di affiancare lo studio della danza moderna per poter rafforzare l’espressivitá e la dinamica ma soprattutto “sciogliermi” e liberarmi momentaneamente da tutte le regole rigide del classico tramite il Funky, l’hip hop, il Modern jazz, videodance e contemporaneo. L’adolescenza e l’ambizione mi conducono alla necessità di confrontarmi tramite concorsi a livello nazionale ed internazionali. All’età di 16 anni vinco una borsa di studio per frequentare una delle più prestigiose accademie di danza a Londra. Lì mi diplomo in danza classica e moderna e conosco e studio la danza del ventre ed il burlesque. Frequento numerosi stage ed ho modo di lavorare a teatro. All’età di 19 anni circa mi affaccio per la prima volta all’insegnamento dopo aver lavorato come assistente. I miei studi mi permettono di tenere dei corsi di Baby Dance, Propedeutica, Danza Classica, Moderna, Contemporanea, Sbarra a Terra, Videodance, Danza del Ventre e Burlesque. Nell’arco degli anni ottengo numerosi risultati e riconoscimenti grazie alla presenza delle mie allieve ai concorsi di danza e fondo due compagnie di burlesque che sono state presenti in maniera importante nella scena romana del burlesque, raggiungendo molti locali e ristoranti che prima di allora non avevano mai ospitato questa meravigliosa arte.

  • Come ti sei avvicinata al mondo del Burlesque?

Sento la parola burlesque per la prima volta all’interno dell’accademia che frequento ed incuriosita partecipo ad uno stage dimostrativo. Quello che mi colpisce fin da subito è il modo di guardarsi nello specchio. Da ballerina, lo specchio è il mezzo che svela ogni difetto da correggere in maniera spietata senza sconti, sempre alla ricerca di una perfezione irraggiungibile. Nel burlesque invece mi viene insegnato ad amare il mio corpo, nascondere i miei difetti o fare dell’ironia su questi mentre valorizzo le mie migliori qualità. Sento così la necessità di conoscere me stessa, non Daisy la ballerina, ma la “me” donna. Vengo ammaliata dalle movenze sinuose e dai sorrisi maliziosi dietro a sguardi ingenui a tal punto che scelgo di affiancare quest’arte alle già numerossime lezioni che occupavano la mia giornata e inserendo un percorso completamente diverso da quello che avevo già battuto.

  • Tra icone del passato e la nuova leva Burlesque, chi ti ha segnato e a quale personaggio ti ispiri?

Tra le icone da ricordare che influenzano il mondo del burlesque non posso non citare Marilyn Monroe, Haudrey Hepburn, Greta Garbo, Grace Kelly, Sophia Loren, Betty Page e la mia preferita in assoluto, la magnetica Brigitte Bardot. I suoi capelli biondi, il fisico perfetto, il viso pulito e la gestualità delicata la rendono per me la massima espressione di femminilità. Nei tempi odierni le maggiori influencer sono sicuramente Dita Von teese, Miss Poison Ivory, Aurora Galore, Missy Malone, Lou Lou D’vil, Bunbury Cross…..e la mia fonte di ispirazione da anni, Miss Betsy Rose, ballerina, artista, modella, burlesque performer dotata di una bellezza d’altri tempi e di una mimica facciale da Oscar. Ogni suo act è un’opera che trascina il pubblico nelle sue magnifiche esibizioni. I personaggi e gli stili da lei interpretati sono studiati minuziosamente in ogni piccolo dettaglio. Artista eccezionale ma soprattutto una giovane donna gentilissima e sempre disponibile.

  • Cosa consiglieresti ad una ragazza che volesse intraprendere la carriera di performer?

Alle nuove leve del burlesque consiglio di nutrire la vostra anima, la vostra arte con altra arte, ascoltate musica di ogni genere, andate a teatro, al cinema, guardate vecchi film, leggete, documentatevi, abbiate sempre fame di conoscenza. Siate curiose, sempre, rubate con gli occhi alle grandi performer, non siate invidiose o cattive ma alleatevi con le altre donne. Non abbiate paura di sperimentare e non fatevi intimorire se qualcuno non comprende le vostre scelte artistiche, ma lottate per affermarle.

  • Gavetta… delle volte è sinonimo di sfruttamento, altre di esperienza formativa, come è stato per te?

La gavetta per me è stata una grande opportunità di crescita. Ho avuto la possibilità di apprendere le qualità che rendono una ballerina ed insegnate, tali. Ogni anno per me è un anno di gavetta, un anno in cui imparare sempre di più con le persone che prendono parte alle mie lezioni. Non bisogna mai smettere di mettersi alla prova e questa è la cosa più importante che ho imparato negli anni in cui ho lavorato come assistente.

  • Tra ironia e sensualità, cosa caratterizza per te il burlesque?

Ciò che rende unica l’arte del burlesque sicuramente è il rapporto che hanno con il proprio corpo le performer, la completa consapevolezza e conoscenza di se stesse. La donna purtroppo negli anni, influenzata da modelli irreali e da messaggi maschilisti, ha sviluppato delle profonde insicurezze personali. Nel burlesque la donna invece si mostra fiera, sicura, bella, femminile, sensuale ed intelligente allo stesso tempo. Quando assistiamo a delle performance non vediamo solo l’esecuzione di un insieme di passi, ma abbiamo la possibilità di vedere numeri circensi, cantanti, ballerini, attori….un’arte a tutto tondo. Sul palco portiamo una storia, un personaggio, un’emozione. Lottiamo contro la volgarità promuovendo il buon gusto e la femminilità; tutto questo per me è ciò che caratterizza il burlesque. Le artiste non solo sono coreografe, interpreti ed ideatrici ma sono anche make up artist, acconciatori, sarte e sceneggiatrici nei loro act.

  • Perché iscriversi ad un tuo corso di Burlesque?

Perché iscriversi ad mio corso? Principalmente perché amo profondamente il mio lavoro. Amo quello che faccio e dedico la mia vita a questo. Cerco di sfruttare tutte le mie competenze per offrire quello che di meglio posso trasmettere. Pretendo sempre il meglio da me stessa e dalle mie corsiste e cerco di stimolarle offrendo sempre nuove opportunità su misura per ognuna di loro. Cerco di personalizzare il mio metodo di insegnamento creando esercizi mirati in base alle necessità di ogni singolo individuo. Di certo non sono la persona più adatta ad autopromuoversi 🙂 ma spero sempre che il mio lavoro parli (bene) per me.

 

Ringraziamo Miss Daisy Goosey per l’intervista, con la speranza che la sua passione, ormai divenuta professione, le dia sempre in dono la realizzazione dei sui obiettivi.

Miss Daisy Goosey

Svevo Ruggeri
Svevo Ruggeri
Direttore, Editore e Proprietario di Eclipse Magazine