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Una nuova amica, di François Ozon

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Una nuova amica, di François Ozon

Una nuova amica

Una nuova amica

Una nuova amica

Cambio pelle, abito, sesso? L’amore vertiginoso e “trans-genere”, nel nuovo thriller dell’anima del regista di Potiche e Giovane e bella

C’è un’altra donna dentro e fuori quell’armadio. C’è un “altro” Io, dentro e fuori ogni corpo. Non è retorica freudiana, ma realtà dei sessi e delle loro relazioni, più o meno detta, più o meno lecita.
Una nuova amica, ma chi? Chi è chi? Abiti vecchi e nuovi dell’amore. Che si mente, si tradisce, si ritrova. Laura, Claire, David, triangolo, domino, deflagrazione, demistificazione, de-gener-azione.

Laura e Claire, la bionda ammirata, perfetta prototipo di donna, e la rossa possessiva, maschiaccio in cscarpe da tennis. Amiche di sangue, insieme dalle altalene alla sedia a rotelle. Dopo la morte prematura di Laura, Claire, orfana del rapporto con la sua simbiotica compagna di formazione, inizia ad avvicinarsi al vedovo di Laura, David. E si scontra subito con il segreto di David (un fulgido Roman Duris), che dopo il lutto ha ricominciato ad abbigliarsi da donna, fra le mura domestiche, ri-praticando il proprio represso istinto “verso” la femminilità, imbellettandosi da “trans” e scontrandosi con l’impellenza del coming out, in pubblico.

Respingendo inizialmente la presunta “perversione” di David, che si guarda negli occhi/specchi degli altri attraverso la relazione libera eppure clandestina con Claire (l’una “nuova amica” dell’altra), ricomponendo il puzzle del proprio sé ambivalente, Claire vive brivido e terrore, passione senza direzione. Mentre David si trasforma in Virginie e si innamora del proprio Io rigenerato, fanciullesco e pronto a ricostruirsi, anche Claire, seppur sposata, rigida all’eversione di David/Virginie, si innamora, immergendosi progressivamente in questa nuova ibrida figura. Ma, chi ama chi? Gelosia, strazio, orgoglio, voglia di esclusività, rigetto, rinascita.

La ragione e il sentimento tra coma e risvegli, tra anestesia sociale e ipocrisia individuale. Chi è Chi. Chi sceglie, spera, immagina, nega di essere. Danza implacabile dei ruoli e febbre dell’Io irrequieto. François Ozon eclettico autore di un melodramma personalissimo, già trans-genere con, tra gli altri, Swimming pool (2003), Cinqueperdue (2004), Potiche (2010), si cimenta virtuoso e schematico, cinefilo speleologo, con le ambiguità psicologico-sessuali dell’umanità.

Una nuova amica, è un dramma francese dall’ambientazione eterea, architettura di rivelazioni e gioco dei “doppi”. Il regista François Ozon e la “parti” del sesso. Ozon ne perlustra le implicazioni intime e familiari, senza vellietà politiche smaccate seppur tempistiche, e narra, tra noir borghese ed hitchcockiano e improvvisi colpi di luce almodovariani, una storia d’affetti/effetti incrociati. Stilizzato e deliberatamente semplificatore. Studia con lo spettatore la trans-sessualità, denudando e rivestendo i suoi personaggi, e al contempo snocciola sotto multiple spoglie le sottili, non dette, impreviste regole dell’attrazione reciproca. Ne mostra l’ineluttabile “normale” complessità.

Con o senza trucco e protesi, o meglio dietro e dentro quelle maschere-appendici, “siamo”. Respirando e toccando la pelle dell’altro, qualunque sia la sua forma e “tendenza”, cerchiamo, diventiamo, mutiamo. Ozon urla nelle immagini e sussurra nei gesti cadenzati, nelle voci vibranti e morbide. E si/ci spinge a guardarci al di là di quella biancheria e di quelle stoffe cangianti ostentate barricate. Lo fa ricilandosi con uno stile asciutto e latamente provocatorio, con la chirurgica dolcezza del suo Una nuova amica (molto più esplicito, quanto del resto l’autore, il titolo originale The New Girlfriend, che sfrutta la scomponibilità di generi e de-genere del sostantivo “amica”) qui anche sceneggiatore e comparsa, con un delizioso cameo “mano lunga” in una rivelatrice sala cinematografica. Distribuito dal 19 marzo in 50 copie, vedremo Una nuova amica in occasione della festa del Papà, fuori ogni conformismo e fruttando perfettamente il contrasto impudico con la tradizionalità dei ruoli imposta da simili celebrazioni.
Lirica della liberazione sessuale, secondo François Ozon.

Non avevo intenzione di fare un film politico…mi è successo di scriverlo proprio mentre in Francia avevano luogo le forti contestazioni contro il matrimonio gay… Con questo film ho voluto portare lo spettatore dentro la storia” ha dichiarato François Ozon nella conferenza stampa di presentazione del film a Roma. “Lessi il racconto a cui il film si ispira, circa vent’anni fa. Volevo girarne un corto all’epoca, ma non trovai produttori. Ho ripreso quindi la storia, ma rispetto al racconto originale ho cambiato alcune cose. Volevo una fiaba, ho idealizzato e semplificato, anche nell’ambientazione ho cercato luoghi e atmosfere neutre. Volevo raccontare una storia complessa ma universale”.

TITOLO E CAST

Una nuova amica

Scritto e diretto da François Ozon
Liberamente tratto da The New Girlfriend di Ruth Rendell
Con Romain Duris, Anais Demoustier, Raphaël Personazz, Isild Le Besco, Aurore Clément, Jean-Claude Bolle Reddat, Bruno Perard, Claudine Chatel, Anita Gillier, Alex Fondja, Zita Hanrot
Sceneggiatura originale Philippe Rombi
Direttore della fotografia Pascal Marti
Montaggio Laure Gardette
Scenografie Michel Barthelemy
Costumi Pascaline Chavanne
Prodotto da Eric e Nicolas Altmayer
Francia 2014
Durata 107′
Uscita 19 marzo 2015
Distribuito da Officine Ubu

di Sarah Panatta