Prima che uscisse nelle sale, The American si preannunciava già come un successo garantito, almeno sulla carta. I fan di Corbijn, dei suoi videoclip e della sua biopic capolavoro chiamata Control ne erano certi: The American sarebbe stato un capolavoro.
Vuoi per l’elevata aspettativa, vuoi perché l’attesa ha cominciato a farsi sentire (troppo tempo era passato dall’annuncio del film alla sua effettiva distribuzione nelle sale), fatto sta che The American, una volta approdato al cinema, ha letteralmente diviso pubblico e critica tra chi continuava a difendere strenuamente il proprio maestro (un po’ come è avvenuto anche con Burton, quando uscì Alice in Wonderland) e chi, invece, e con un po’ più di lucidità, ha stabilito che questo nuovo progetto di Anton Corbijn non fosse propriamente nelle sue corde.
Certo, a fare da padrona nel film è indubbiamente quella fotografia dai toni freddi e sporchi tendenti al blu tipici dello stile corbijniano, ma quel che manca (e di cui si sente incredibilmente la mancanza) è un elemento fondamentale, uno script all’altezza della situazione, senza il quale gli attori rischiano di finire allo sbaragio e, col tempo, di far perdere dimensione e spessore ai personaggi che incarnano.
Ecco quindi che del capolavoro targato Corbijn non rimane che un mero esercizio di stile volto a ricordarci che non sempre dietro un bravo fotografo e regista di videoclip si cela un ottimo regista cinematografico. D’altronde, non è un caso se non ci chiamiamo tutti Michel Gondry.
Per chi, in ogni caso, volesse comunque conservarne un ricordo, dal 19 gennaio The American è disponibile in tutte le videoteche in formato Blu-ray e DVD, con un essenziale ma interessante elenco di contenuti speciali: Scene Eliminate; Viaggio Verso la Redenzione: La Creazione di The American; Commento del Film con il Regista Anton Corbij; Codice per richiedere il libro in omaggio.
Di Luna Saracino