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Una vita per l’arte: ad Arnaldo Pomodoro, il quarto riconoscimento dell’associazione Diletta Vittoria

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Una vita per l’arte: ad Arnaldo Pomodoro, il quarto riconoscimento dell’associazione Diletta Vittoria



Arnaldo_PomodoroDal 2007, l’Associazione Culturale Internazionale Diletta Vittoria, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti, conferisce il riconoscimento “Una vita per l’arte”, a personaggi del mondo dell’arte, della musica e dello spettacolo che abbiano dimostrato un grande impegno professionale e alta moralità.

Il regista Luigi Magni, nel 2007, è stato il primo ad essere giudicato meritevole di tale riconoscimento, in occasione dei suoi cinquant’anni di cinema. Gli hanno fatto seguito il maestro Armando Trovajoli, per aver dedicato la sua vita alla musica, e il regista Pupi Avati, il quale ha apportato un grande contributo al cinema italiano.

Quest’anno, il IV riconoscimento “Una vita per l’arte” è stato dato allo scultore, Arnaldo Pomodoro, conosciuto in tutto il mondo per le sue sculture geometriche caratterizzate da delle spaccature che consentono di vedere l’interno.

Giovedì 25 giugno 2009, il dott. Cesare Romiti, Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Roma, il prof. Gerardo Lo Russo, Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Roma, ed Enrico Todi, Presidente dell’Associazione Culturale Internazionale Diletta Vittoria, presso l’Accademia di Belle Arti, a Roma, hanno premiato Pomodoro non solo per la sua notorietà ma per aver fatto girare il mondo a un pezzo di storia dell’arte italiana.

Le sue opere ci fanno comprendere il progresso, la forza motrice del nostro secolo, dettata dalla tecnologia. Sculture in bronzo che sono esposte nei musei e in alcune delle piazze più importanti del mondo, realizzate da un professionista dedito all’arte e al rigore morale.

Egli stesso si definisce un allievo della modernità e ha affermato di aver continuato ciò che i precursori del futurismo e del cubismo hanno iniziato. Infatti, Arnaldo Pomodoro, nella realizzazione delle sue sculture informali, si è nutrito dei suggerimenti dei grandi maestri futuristi, però, senza mai dimenticare il Rinascimento, con le sue perfezioni, le sue belle forme scolpite nel marmo, talmente perfette da avere voglia di toccarle.

Arnaldo Pomodoro non ha mai frequentato un’Accademia e, per questo, egli è la prova vivente di quanto l’arte sia, per lo più, una forza motrice proveniente dall’animo umano. Se si ha qualcosa dentro, viene fuori, cerca di esprimersi per non portare l’uomo alla follia, al di là di ogni accademicismo, di ogni tecnica e di ogni regola.

 

di Maria Sara De Marco

 

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Svevo Ruggeri
Svevo Ruggeri
Direttore, Editore e Proprietario di Eclipse Magazine