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Oro di Romagna

olio-extra-vergine-d-olivaL’olio di oliva in Emilia Romagna è un “cult”

La produzione, presente soprattutto in Romagna, ha una tradizione che vanta origini antichissime, risalenti al IIsecolo a.C.

Prodotto di elevato valore, con eccellenti qualità organolettiche è da reputarsi particolarmente pregiato nei pressi di Brisighella, dove i poggi protetti dai venti freddi sanno cullare le olive in maniera molto particolare. Quest’olio, delicato, di grana fine, fruttato e con un bassissimo indice di acidità è stato il primo in Italia ad ottenere la D.O.P (Denominazione di Origine Protetta).

Molto amato dagli aficionados della buona gastronomia, ha un bel colore verde smeraldo, riflessi dorati ed offre al palato una fresca sensazione di erbe, grazie agli ulivi millenari che hanno acquisito “saggezza” nel loro lunghissimo iter rigenerativo. Le olive, raccolte per brucatura (a mano) da inizio novembre e fino a poco prima di Natale, vengono lavate e consegnate al frantoio, affinché vengano spremute in un délai di massimo 4 giorni dalla raccolta. Il meglio della produzione dell’Olio Extravergine di Oliva Brisighella DOP viene ulteriormente censito, selezionato e denominato con l’appellativo di “Brisighello”, anch’esso ovviamente e rigorosamente D.O.P. Un extravergine di audace potenza frutto dei cru della produzione ed estratto a freddo per sgocciolamento, in un territorio molto ristretto (la zona autoctona comprende solo 5 comuni delle colline ravennati).
Documenti storici risalenti al 1600 dimostrano la già diffusa coltivazione dell’olivo nella bassa bolognese e nelle valli circostanti. L’interesse per il settore olivicolo è tastabile anche sulla carta. L’ARPO (Associazione Regionale degli Olivicoltori) programma l’identificazione e la selezione delle vecchie e più peculiari varietà locali per valorizzarne tipicità e varietà. Anche il trattamento riservato alle olive la dice lunga. Colte a mano e molite nei 25 frantoi locali, dove particolari condizioni pedoclimatiche permettono l’elaborazione di un grande prodotto.
Questo è un focus su una delle migliaia di aziende che producono olio. Ogni territorio ha la sua storia, le sue piccole fissazioni e le sue belle sfumature racchiuse in bottiglie.
La produzione di olio, nel nostro Paese è ingente: con ben 6 milioni di quintali, due terzi dei quali di olio extra-vergine, ci classifichiamo secondi nella produzione europea di quest’oro alimentare. Inoltre, possediamo 37 denominazioni DOP riconosciute dall’Unione Europea.
Il nostro olio, risulta tra i più apprezzati all’estero. In Olanda ad esempio, siamo i maggiori importatori di olio, la nostra quota di mercato è del 31%, a cui segue la Spagna con il 29%. (fonte ICE dic.2007). Con il mercato dell’olio non si esporta solo un condimento, ma uno stile di vita mediterraneo, sempre più apprezzato anche a chi è abituato a cucinare con altri tipi di grassi come il burro, tipico nei paesi freddi. Uno stile che a quanto pare piace, il solo consumo procapite di olio di oliva in Olanda, ha raggiunto i 600 grammi lo scorso anno, ciò vuol dire che si è decuplicato rispetto alla fine degli anni Ottanta.
Almeno per l’olio in Italia, fila tutto liscio…

di Giada Martinucci

Svevo Ruggeri
Svevo Ruggeri
Direttore, Editore e Proprietario di Eclipse Magazine