Liberamente spirata al capolavoro di George Orwell, una riflessione “sonora” sulle nostre gabbie sociali
La schiavitù contemporanea, (r)esistere in tessuti collettivi predeterminati e occulti, dove l’emozionalità è bandita alla stregua del peggior crimine, il pensiero. Love Discount. Circuito n° 5, di Manuela Rossetti, dal 17 al 20 marzo al Teatro Patologico, si apre su una dimensione acronica, distopica, un “sistema” artificiale e invisibile, perciò allucinante, perverso nella sua coazione alla prevaricazione totale di qualsiasi istinto di umana libertà. I protagonisti, immersi in un’atmosfera di ascendenza orwelliana (voluti infatti i rimandi al romanzo 1984), sono come roditori in trappola, inconsapevoli dell’ingranaggio sociale, ma ancor prima mentale e paradossalmente autoimposto, che sottilmente tende ogni singolo gesto delle loro vite. Lo spettacolo vuole sottolineare come il tempo presente si sia spinto nella sua intrusione e distorsione intima dell’arbitrio umano molto oltre il futuro dittatoriale e impercettibilmente mefitico paventato e delineato dallo scrittore inglese. Forze politiche, economiche e culturali incontrollabili seppelliscono gli uomini in ruoli stereotipati che essi tuttavia alimentano di giorno in giorno, senza accorgersi della propria assuefazione alla criminale ruotine del mondo. La civiltà riorganizzata di Love Discount è divisa in “sezioni” rispettose di un “sistema di leggi” che abolisce e archivia come “errori” le volontà individuali e soprattutto i sentimenti umani. Lo spazio scenico in cui i protagonisti, un uomo e una donna, si muovono, è osservato e rappresentato sotto un’immaginaria lente di ingrandimento, simbolo claustrofobico del controllo autoritario silente e interiore che li perseguita e ingabbia in ogni momento. I due, dei quali non si conosce il nome, ma soltanto il numero di classificazione sociale, il 5, passano dall’alienazione al desiderio di fuga, nell’innamoramento progressivo che scioglie le inibizioni e fa crollare le barriere cerebrali che a lungo li avevano tenuti nel coma della ragione e dei sensi. Scoprono la bellezza della diversità, prendono coscienza di sé e dell’assurdo meccanismo che li ha intorpiditi. Ma questo clandestino risveglio dura un soffio, poiché entrambi sono troppo deboli e condizionati per non fallire, per non tornare dalla fermentazione prolifica del possibile caos, alla rassicurante immobilità di un oggi eterno, grigio, incapsulato nella ripetizione. Elementi digitali, visivi e sonori, invadono la scena interagendo con i personaggi, significandone i passi e le parole, cadenzando con una punteggiatura sensoriale il percorso dei due eroi sconfitti. Al termine della rappresentazione, dopo il “cortocircuito” tentato, arriva per il pubblico una Digital Improvisation Night, per danzare e giocare in piena anarchia, direttamente sul palco, con gli stimoli proposti dallo staff Hoboteatro, per esorcizzare e combattere il “grande fratello” che ci bracca, dentro.
TITOLO
Love Discount. Circuito n°5
CAST
Alessio Pala e Chiara D’Ostuni
Regia e drammaturgia di Manuela Rossetti
Testi di Manuela Rossetti, Chiara D’Ostuni, Alessio Pala
Aiuto regia, interazione digitale Maria Elena Fusacchia
Produzione Hoboteatro
Foto di scena di Edoardo Lucci
Musiche e suoni di Andrea Piovesana
LUOGO E ORARI
Teatro Patologico, via Cassia 472
Love Discount. Circuito n°5
Giovedì 17 e venerdì 18 h. 21.00/ domenica 20 h. 17.30
Digital Improvisation Night
Venerdì 18 e Sabato 19 dalle h. 22.30
INFO E BIGLIETTI
Hobotetatro
Manuela Rossetti tel. 392-6400127
hoboteatro@hotmail.it
Ingresso € 10,00
Info Teatro Patologico
06 33434087
teatropatologico@yahoo.it
www.teatropatologico.org
di Sarah Panatta
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