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Alessio Bernabei vola da Los Angeles a Porta di Roma

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Alessio Bernabei vola da Los Angeles a Porta di Roma

Alessio BernabeiCantante, musicista, doppiatore, Alessio Bernabei può definirsi un artista completo e impegnato. Durante il suo live a Porta di Roma ha rivolto un pensiero alla tragedia di Nizza degli ultimi giorni

Come ogni estate tornano puntuali i concerti live a Porta di Roma. In calendario anche quello di Alessio Bernabei, ex frontman dei Dear Jack e talento uscito dalla scuola di “Amici” di Maria De Filippi (vincendo il Premio della critica giornalistica alla 13^ edizione). Noto al pubblico delle adolescenti, molti i papà e le mamme che hanno accompagnato le loro figlie a vedere l’esibizione del cantante di Tarquinia. Genitori meno coinvolti sicuramente rispetto alle giovani fan di Alessio Bernabei, che ha cercato sempre di entusiasmare il pubblico interagendo il più possibile con esso. Il cantante si è ben destreggiato anche in pezzi in inglese quali “Breezin’ out the door”, inserito nella sigla di “Che Dio ci aiuti”. Forti sono risultate le cover di “A mano a mano” e “La pioggia è uno stato d’animo”. Il neo solista, dopo lo scioglimento recente con il gruppo dei Dear Jack nel 2015, ha cercato di far ballare con la sua “Noi siamo infinito”. Ha riproposto vecchi successi quali “Domani è un altro film” o “Ricomincio da me”, ma ha parlato anche dei progetti futuri. Ha raccontato della sua fresca esperienza a Los Angeles di doppiatore di Banch, il personaggio di “Trolls”: il nuovo film di animazione della Dreamworks (distribuito dalla 20th Century Fox), che in lingua originale vede protagonista Justin Timberlake (che ha definito “una persona straordinaria”) e che uscirà in Italia il 27 di ottobre prossimo. Per questo il cantante non ha mancato di cimentarsi in “Can’t Stop This Feeling”, colonna sonora del film e già un successo internazionale.
Ha parlato molto anche di sé, di come la musica abbia sempre fatto parte della sua vita, definendola “la vera compagna che non ti abbandona mai”; della sua prima canzone che scrisse interrogandosi nella sua cameretta se esistesse e dove fosse la sua “Anima gemella”; di come sia particolarmente legato al brano “Fra le nuvole”, perché lì è riuscito a racchiudere tutte le emozioni che voleva descrivere con semplicità; perché per lui il lavoro del cantante è una “responsabilità” grande, enorme e importante perché si tratta di “far star bene la gente e non è cosa da poco, né facile o semplice”. Per questo prende il suo mestiere seriamente e vuole essere considerato un artista più maturo, cresciuto, ama che il pubblico partecipi e non che sia passivo, e lo ha sollecitato continuamente. Crede fino in fondo a quel che fa ed è appassionato, tanto da presentarsi sul palco in canottiera (un po’ accaldato), nonostante il fresco venticello che soffiasse su Roma nella serata del 16 luglio scorso. Le temperature più rigide indubbiamente non sono state un ospite gradito, ma Alessio ha cercato di riscaldare gli animi ringraziando tutti i fan accorsi (alcuni sin dalle prime ore del mattino), che lo fanno sentire amato ed apprezzato, che da sempre lo seguono e lo sostengono dandogli forza e coraggio, e la grinta per andare avanti.
Pertanto, mentre tratta dell’amore, cercando di capire cosa sia, parafrasando la sua canzone “L’amore cos’è”, inclusa nella scaletta del concerto ovviamente, non manca di guardarsi intorno e di richiamare l’attenzione sui problemi e sulle tragedie recenti. Alessio Bernabei ha voluto rivolgere un pensiero alle vittime della strage di Nizza, tanto che ha detto di aver ritenuto doveroso salire sul palco e cantare, perché gli artisti hanno l’obbligo di fare sentire che ci sono. Per il resto, in una società totalmente multiculturale e multietnica, all’epoca della globalizzazione, dovrebbe esistere una sola razza: quella degli esseri umani; ognuno dovrebbe cercare il proprio colore nell’arcobaleno delle etnie e dei colori della pelle diversi, che non dovrebbero fare differenza. A tale proposito ha accennato un pezzo di “True colors” di Cyndi Lauper.
Ha saltato, ha ballato, ha suonato la chitarra, ha entusiasmato con i suoi gridolini, ma soprattutto ha regalato molti successi, generoso e instancabile, senza la fretta di scappare via, preso a conversare volentieri con il pubblico quasi fosse una chiacchierata tra amici più che un concerto live. Alessio Bernabei, una dedizione massima che già lo ha portato sul Palco dell’Ariston di Sanremo, sia con i Dear Jack (e il brano “Il mondo esplode tranne noi”), che da solista con la sua “Noi siamo infinito”. Una scelta coraggiosa premiata, dunque, quella di proseguire la sua carriera da solista. I fan lo apprezzano soprattutto per il suo continuare a ricordare di credere sempre nei propri sogni per riuscire a realizzarli. Egli stesso ne è un esempio: dopo lavoretti come parrucchiere, barista ed idraulico, provò ad entrare a X-Factor, ma fu scartato, prima di avere il suo riscatto.