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Eclissi di note: “Like a rolling stone” – Bob Dylan

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Eclissi di note: “Like a rolling stone” – Bob Dylan

BobDylanLikeRollingStoneHow does it feel to be on your own with no direction home, like a complete unknown, like a rolling stone?”

 

Era l’aprile del 1961 quando un ragazzino di nome Bob Dylan, originario di Duluth (Minnesota), scappò di casa per inseguire i sogni di gloria approdando a New York.

Con la sua voce nasale, i modi imperscrutabili e i testi pungenti, quel ragazzino di periferia divenne ben presto il simbolo della nuova generazione folk.

Nel 1965 il menestrello del folk acustico si innamora della musica elettrica e introduce elementi beat e blues nelle sue canzoni. Emblema della sua rivoluzione stilistica è “Like a rolling stone”, quella che secondo la rivista musicale “Rolling Stone” è la più grande canzone di tutti i tempi.

Fu scritta da Bob Dylan proprio nel 1965 per entrare a far parte dell’album “Highway 61 Rivisited” e la sua base non è fatta di musica bensì di venti pagine in cui l’autore sfoga la sua rabbia contro un destinatario ignoto. In realtà alcuni lo identificano in Edie Sedgwick, un’attrice/modella della Factory di Andy Warhol per la quale Dylan scrisse anche “Just like a woman” sempre nello stesso anno.

La pietra che rotola, metafora della solitudine, è un’immagine spesso utilizzata nella scena musicale blues e folk: “How does it feel? How does it feel to be on your own with no direction home, like a complete unknown, like a rolling stone?”.

Like a rolling stone” è stata riproposta da molti artisti in memorabili cover tra cui quelle dei grandi Jimi Hendrix e Rolling Stones. Ancora oggi questa narrazione musicale continua ad influenzare artisti di tutto il mondo, come Francesco de Gregori che la cita esplicitamente nel brano “Tutto più chiaro da qui”.

La cavalcata elettrica di Mr. Tambourine durerà solo pochi anni. Alla fine del luglio 1966, a seguito di un grave incidente motociclistico, decide di vivere in un cottage nella campagna americana a suonare con gli amici abbandonando per sempre il palco. Controcorrente nelle vene e coerente con i suoi testi, Bob Dylan non ha intrapreso la via della solitudine, non ha scelto di “rotolare come una pietra” ma di continuare a nutrire la propria anima con ciò che di più puro e trascendentale possa esistere: la poesia e la musica.

 

di Pamela Mariano

 

{denvideo http://www.youtube.com/watch?v=hk3mAX5xdxo 290 260}

Svevo Ruggeri
Svevo Ruggeri
Direttore, Editore e Proprietario di Eclipse Magazine