pornplacevr
pornplaybb.com siteripdownload.com 1siterip.com
Fabio Volo… l'eclettico…
Aprile 29, 2010
La storia del piano nazista per sterminare gli ebrei in Palestina
Aprile 30, 2010
Show all

Congratulations

MGMT_-_CongratulationsMGMT

In tempi in cui la musica commerciale sembra in balìa di “produttori avvoltoi”, il cui unico obiettivo è quello di piazzare al pubblico prodotti simil-Gaga o nello stile di Timbaland, spesso e volentieri guardiamo con nostalgia a quei gruppi che nel passato ci hanno fatto davvero ascoltare qualcosa di nuovo.

Strano a dirsi ma anche nel presente, a volte, avvengono dei veri miracoli. E se poi uno di questi  coincide con un disco di debutto beh… allora ci troviamo di fronte a un fenomeno della natura: è successo nel 2008 ai MGMT che, con Oracular Spectacular, ci hanno dato un degno saggio delle potenzialità della neo-psichedelia, coniando uno stile originale che non rinuncia alla potenza del rock, agli elementi provenienti dal mondo electro e neanche ritornelli orecchiabili della musica pop. Quando ascolti pezzi come Kids o 4th Dimensional Transition, ti riesce davvero difficile pensare che ci si possa spingere oltre e le aspettative nei confronti di un eventuale sequel diventano eccessive. Proprio per questo non sapevamo come affrontare Congratulations, ultima fatica del del duo newyorkese composto da Ben Goldwasser e Andrew VanWyngarden. Già il titolo suona canzonatorio e la prima cosa che viene da chiedersi è se le “congratulazioni” le meritino sul serio. C’è da dire che Congratulations non è, e probabilmente non vuole essere, il “figlio naturale” di Oracular Spectacular, anzi tutt’altro: è un “ritorno alle origini”, alla musica degli anni Sessanta e Settanta, a quelle radici a cui i MGMT sentono di appartenere. Ascoltando l’apripista It’s Working è impossibile non pensare ai Beach Boys ma ci sentirete anche i primi Pink Floyd, così come in Song For Dan Treacy (quest’ultima sorprendentemente melodica anche senza un ritornello vero e proprio). Nel caso poi vi venisse nostalgia dei Beatles, provate ad ascoltare Flash Delirium e, soprattutto Siberian Breaks, 12 minuti infarciti di cambi di tempo e d’atmosfera che ricordano i “Fab 4” di fine anni ’60. Meritano una segnalazione anche il divertentissimo omaggio (a) Brian Eno, un brano scanzonato che si muove in direzione new wave e la title-track Congratulations che chiude l’album in maniera soft ma facendo del sarcasmo: è probabile che in questo pezzo i MGMT vogliano fare dell’ironia sul proprio successo. C’è da dire che lo stile retrò esplorato dal duo newyorkese in questo disco, non è qualcosa di radicalmente nuovo: canzoni come queste c’erano anche in Oracular Spectacular, ma “sparivano” al cospetto di brani da classifica come Electric Feel. Ecco, forse lo scopo di Congratulations è proprio questo: dare più spazio a quest’ indie rock d’altri tempi a cui, presi dall’entusiasmo della novità, non abbiamo dato la giusta importanza. Avrete bisogno di ascoltarlo più di una volta, ma siamo pronti a scommettere che alla fine lo amerete.

di Lucia Gerbino

Svevo Ruggeri
Svevo Ruggeri
Direttore, Editore e Proprietario di Eclipse Magazine