Rock, raggae e bossa: il nuovo indie che sta contagiando il mondo
Qualche anno fa Beyoncé rivelava: “Sono stanca di essere sexy“. Di certo non poteva pensare che, questa sua frase, avrebbe ispirato un’originale band di San Paolo del Brasile. Così il “motto”, tradotto in portoghese, ha trasformato Lovefoxxx (voce), Adriano Cintra (basso) Luiza Sá (chitarra, batteria e tastiere), Ana Rezende (chitarra ed armonica) e Carolina Parra (chitarra e batteria) nei Cansei de Ser Sexy (da adesso CSS). Il gruppo, dal 2002 a oggi ha inciso tre EP e un disco: pochi giorni fa, il 29 Agosto ha pubblicato il secondo studio album intitolato La Liberación. Da 9 anni a questa parte i CSS hanno riscosso consensi in tutto il mondo (sono anche gli autori dell’ultimo jingle di Apple per il nuovo iPod Touch) ma, per chi ancora non li conoscesse, La Liberación è un’ottima occasione per avvicinarsi a un indie rock tutto nuovo, fatto di contaminazioni azzardate ma sempre vincenti: l’apertura è affidata ad I Love You un pezzo che si muove con disinvoltura tra synth pop e rock (con tastiere multiple e suoni electro che ricordano un po’ certi videogames “d’annata”). In realtà il brano funge quasi da intro al prima vera traccia del cd, Hits Me Like A Rock: gustoso esempio di raggae moderno che vede la partecipazione nientemeno che di Bobby Gillespie (Primal Scream). Da segnalare anche City Grrrl (bel racconto del passaggio dal piccolo paese, alla grande città: efficace il contrasto tra le chitarre in stile flamenco dell’inizio e il brano completamente elettronico con tanto di ritornello “killer”), Echo Of Love (melodia delicata e divertente memore di certi Talking Heads), la title-track La Liberación (canzone manifesto sui diritti delle donne) Partners In Crime e Ruby Eyes (begli esempi di indie rock più tradizionale). Disco da ascoltare e gruppo da tenere d’occhio per il prossimo autunno.
di Lucia Gerbino