
Una moglie scomparsa nel nulla e un poliziotto tormentato dai sensi di colpa, Franck Sharko che, per sfuggire al dolore, si dedica anima e corpo ad alcuni casi di donne mutilate e uccise in modo efferato sullo sfondo di una Parigi oscura e corrotta.
Queste sono le vicende attorno alle quali ruota La macchia del peccato, romanzo del giovane francese Franck Thilliez, ingegnere informatico con la passione per la letteratura e i film gialli. Le premesse per un buon thriller ci sarebbero tutte se non fosse per un dettaglio: è un romanzo abbastanza prevedibile. L’utilizzo di elementi tipici del genere, come la suspense, lasciano perplessi. Il nome scelto per il protagonista, il poliziotto francese Sharko, detto Shark (“Lo squalo”) appare come una “nota stonata” in un ambiente tipicamente parigino, così come risultano poco pertinenti i continui attestati di stima espressi dalla Policie Judiciarie per le forze dell’ordine americane. I dialoghi, soprattutto gli scambi di battute tra il protagonista e la sua collega Elizabeth Williams appaiono un po’ affrettati, e ciò purtroppo a discapito di un’incisività che sarebbe stata determinante nello svolgimento della trama.
L’identità del serial killer, viene rivelata ancor prima di arrivare alla metà del libro. Si tratta, ovviamente, di una scelta letteraria da parte dell’autore, ma manca un approfondimento psicologico di rilievo della figura dell’antagonista, che sicuramente sarebbe stato un elemento su cui Thilliez avrebbe potuto fare leva per il resto del romanzo.
La macchia del peccato, tuttavia, recupera nella parte finale: la “caccia all’uomo” lascia con il fiato sospeso, e lascia chiaramente intravvedere ed assaporare un romanzo che avrebbe potuto avere risvolti inaspettati. Non resta che dare a Thilliez, Prix des lecteurs Quai du polar 2006 e il Prix SNCF du polar français 2007 (entrambi per il romanzo La stanza dei morti), il beneficio del dubbio: se testate come Le Figaro (che lo definisce “sorprendente”) e il Courrier Cadres (che lo paragona a Fred Vargas, un accostamento che appare azzardato) gli hanno riservato delle recensioni lusinghiere, qualcosa evidentemente ci sfugge. Forse l’errore di base di La macchia del peccato, è quello di un autore che ha voluto cimentarsi a tutti i costi con il thriller “all’americana” che, almeno in questo caso, c’entra quanto un poliziotto di nome Shark a Parigi: uno squalo nella Senna.
Autore: Franck Thilliez
Titolo: La macchia del peccato
Editore: Nord
Pagine: 384
Prezzo: €18,60
di Lucia Gerbino