Viaggio in un’infanzia amara
Può un semplice dono risvegliare ricordi dolorosi e un passato da dimenticare? È quello che accade a una donna che riceve come regalo dai genitori la casa dove ha trascorso l’infanzia.
Un’infanzia che ha sempre cercato di cancellare. Una madre assente: assente perché malata. Di una malattia impronunciabile: depressione, psicosi, cliniche, medici. Tutte parole che nella grande casa di Tours non si possono pronunciare. Ma rimangono lo stesso nel cuore delle persone che l’hanno abitata. Anche dopo essersi allontanati da quei luoghi. A raccontare il viaggio a ritroso di una donna nel suo passato è Florence Noiville, giornalista de “Le Monde” e autrice de “
La donazione” ( Garzanti). Dopo anni passati a cercare di dimenticare la malattia della madre, una donna è costretta a fare i conti con il suo passato: ma questa volta non è più la bambina con le trecce bionde, ferma alla stazione del paese, con l’aria spaventata di chi sa che non tornerà tanto presto da quelle parti. Quel treno diretto a Losanna che è stata costretta a prendere, forse l’ha salvata da una vita d’inferno. O forse l’ha condannata a portarsi dietro un vuoto incolmabile. Quel vuoto che poteva essere riempito solo da sua madre, se solo non fosse stata malata. Ma ora che è diventata una giornalista di successo dovrà riconciliarsi con i fantasmi del suo passato e cercare di rispondere alle mille domande che l’hanno sempre inseguita. E lo farà tornando nella sua vecchia casa di Tours, voltandosi e cercando pezzi della sua vita sparsi qua e là.
di Elisa Carrara