L’action cult di Katherine Bigelow rivive al cinema grazie al remake di Ericson Core, fatto di scene al cardiopalma, riprese in real 3D e base jumpers come stuntmen.
Nonostante sia stata definita da molti una disciplina tra le più pericolose al mondo, il Base Jumping è sicuramente uno degli sport estremi più affascinanti che esistano. Così pericoloso che ci sono imprese che neppure chi la pratica è mai riuscito a sostenere: come il volo in wingsuit che vedremo nel remake di Point Break, diretto in real 3D da Ericson Core e interpretato da Edgar Ramirez e Luke Bracey, nei ruoli che nel 1991 appartenevano a Keanu Reeves e Patrick Swayze.
Una disciplina così pericolosa, il Base Jumping, che è quasi una fortuna uscirne vivi, figuriamoci illesi. La scena in volo di Point Break, ad esempio, prevede la presenza di 4 persone in tuta alare che volano in formazione, a una velocità incredibile e spesso in uno spazio angusto come quello del Crack, situato all’interno delle Alpi Svizzere. Il quinto pilota, non presente nel film, era il famoso Jhonathan Florez, morto tragicamente a luglio 2015, durante un allenamento di base jumping preparatorio per i tornei mondiali in Cina.
Qui di seguito il link in esclusiva delle immagini dal film:
“Non verrà mai più ripreso in un film uno stunt così pericoloso”, spiega Jeb Corliss, famosissimo base jumper e wingsuit flyer, nei cieli da oltre vent’anni e coordinatore delle scene di volo del film. “Questa è una sequenza incredibilmente complicata. In generale il volo in wingsuit è complicato: farlo come gruppo è ancora più complesso. Credo sinceramente che questi siano i migliori piloti di volo in tuta alare che esistano e che questo sia il più grande stunt mai realizzato da un uomo. Quando il pubblico vedrà questa sequenza sul grande schermo, non potrà fare a meno di rimanere a bocca aperta”.
Intervista a Jeb Corliss, il coordinatore delle scene di “volo”:
Il nuovo Point Break è, infatti, forse il film più pericoloso mai girato al cinema: tutte le scene più estreme sono girate dal vivo, senza l’aiuto di effetti speciali, e “interpretate” dai più grandi atleti di sport estremi del mondo, arruolati come stuntmen per l’occasione.
Vi aspettiamo al cinema, dunque… Se non siete deboli di cuore.