A due giorni dagli Academy Awards ecco i nomi di chi potrebbe farcela
Sappiamo per certo che al Dolby Theatre di Los Angeles, il prossimo 2 Marzo, non mancherà l’abituale glamour. E sappiamo anche che ci sarà da divertirsi perché, a condurre l’attesissima Notte degli Oscar di quest’anno, ci sarà Ellen DeGeneres, presentatrice e comica amatissima negli Stati Uniti. Impresa più difficile, invece, è fare previsioni su una manifestazione che, nelle ultime edizioni, non sempre ha visto premiare i film migliori ma quelli che, per le ragioni più disparate (dal successo al botteghino, alle tematiche “impegnate”), erano i preferiti dei giurati.
Quello che ci piace pensare però è che, quest’anno, in quasi tutte le categorie si sfidano opere di altissimo livello e, comunque vada, non ci potranno essere troppe obiezioni se non quelle dettate dal proprio gusto personale. Non passeremo in rassegna tutte le categorie della 86esima edizione degli Academy Awards ma soltanto le più importanti.
La più ambita è sicuramente Best Motion Picture, che vedrà assegnare il premio al Miglior Film dell’anno: diamo per favoriti 12 Anni Schiavo e Dallas Buyers Club. A giocare un ruolo decisivo saranno sicuramente le tematiche dei film: il primo racconta la storia di Solomon Northup, libero cittadino venduto con l’inganno come schiavo nel Sud degli Stati Uniti; il secondo ruota intorno alle vicende di Ron Woodroof, cowboy/elettricista texano al quale nel 1986, venne diagnosticato l’AIDS con un’aspettativa di vita di 30 giorni: Woodroof riuscirà a vivere molto di più grazie a un mix di farmaci illegali negli Stati Uniti, che riuscirà ad importare per aiutare altri malati. Nonostante le 9 nomination di 12 Anni Schiavo, Dallas Buyers Club ha dalla sua parte qualcosa in più: Jean Marc Vallée è riuscito a rimanere in bilico tra ironia e tragedia, regalando al pubblico un film molto lontano dai toni drammatici di quel (pur bellissimo) Philadelphia del 1993, firmato da Jonathan Demme. E nella categoria Miglior Attore (Actor In A Leading Role) potrebbe spuntarla proprio uno dei due protagonisti dei film: Matthew McConaughey, ex-interprete di commedie romantiche che ha dimostrato al mondo di essere all’altezza di ruoli impegnati, al punto di perdere oltre 17 chili per vestire i panni di Woodroof, o Chiwetel Ejiofor, attore inglese poco conosciuto in Italia, che non si è tirato indietro davanti alle terribili scene di tortura di 12 Anni Schiavo. Ma c’è un terzo nome che potrebbe saltar fuori a sorpresa: quello di Leonardo di Caprio che, oltre a rincorrere la statuetta da oltre 15 anni, in The Wolf of Wall Street di Martin Scorsese ha dato al pubblico la miglior interpretazione della sua carriera.
Combattutissima anche la categoria Miglior Attrice (Actress In A Leading Role) che potrebbe veder trionfare Cate Blanchett, per la sua superba prova in Blue Jasmine di Woody Allen ma altrettanto possibile sarebbe una vittoria delle due veterane del cinema: Meryl Streep per August: Osage County di John Wells o Judi Dench per Philomena di Stephen Frears.
Tra i migliori attori non protagonisti, Lupita Nyong’o per 12 Anni Schiavo e Jonah Hill che con la sua incredibile interpretazione in The Wolf of Wall Street è riuscito a superare la sua già ottima prova del 2011 in Moneyball di Bennett Miller, sono tra i favoriti. Hill, però, dovrà vedersela con uno straordinario Jared Leto che, in Dallas Buyers Club, ha ricordato ai fan dei 30 Seconds To Mars, di essere molto di più di una rockstar.
Per quanto riguarda la Miglior Fotografia (Cinematography) la lotta sarà tra Nebraska e Gravity, anche se il secondo potrà contare sullo scenario sci-fi per stupire la giuria. Pochi dubbi invece sul premio per il Miglior Film d’Animazione (Animated Feature Film) che, quasi sicuramente, andrà a Frozen della Disney. Il Grande Gatsby, potrebbe avere la meglio sull’altro favorito American Hustle nella categoria Migliori Costumi (Costume Design) mentre, nelle due categorie dedicate alla sceneggiatura Best Adapted Screenplay e Best Original Screenplay (adattata e originale) Dallas Buyers Club e Her di Spike Jonze hanno grandi probabilità di ricevere un Oscar. Best Directing è la sezione che premierà il Miglior Regista che potrebbe essere (a ragione) Martin Scorsese: con The Wolf of Wall Street non ha solo diretto un film molto lontano dalle sue corde ma sempre in modo magistrale. Nelle categorie musicali spicca quella per la Miglior Canzone (Best Song) che quasi sicuramente vedrà trionfare Ordinary Love degli U2, già premiati agli ultimi Golden Globe per il film Mandela: A Long Walk To Freedom, salvo la sorpresa di Pharrell Williams la cui Happy, (tratta dalla colonna sonora di Cattivissimo Me 2), impazza in radio e su internet da mesi.
Abbiamo lasciato appositamente per ultima la categoria Film Straniero (Foreign Language Film): l’Italia è in corsa con La Grande Bellezza di Paolo Sorrentino, film tanto amato quanto criticato ma comunque di grande pregio, che ha diviso il pubblico. Il regista è tra i favoriti e, persino i detrattori, non possono negare l’eventuale soddisfazione di riportare a casa una statuetta che il nostro paese ha visto per l’ultima volta nel lontano 1999. Restano solo una speranza e un interrogativo: Sorrentino ce la farà?
di Lucia Gerbino