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Woody Allen: quarant’anni di cinema e non sentirli

Woody_AllenLa storia dell’uomo che ha fatto la storia del cinema. Nelle sale con Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni e sul set di Midnight in Paris

Un quoziente intellettivo altissimo gli fece guadagnare un posto nelle classi avazate della sua scuola ma, dopo aver visto al cinema Biancaneve e i sette anni, Woody Allen sapeva già che la sua seconda casa sarebbe stata il Cinema.

Nato Allan Stewart Königsberg, il regista abbandonò ben presto gli studi per dedicarsi al cabaret. All’età di quindici anni comincia ad esibirsi nei nightclub e a scrivere gag per alcuni dei più famosi comici della televisione dell’epoca (siamo negli anni ’60). Fino a quando non scrive la sceneggiatura del film Ciao, Pussycat (1965) diretto da Clive Donner che lo scritturerà come attore: e sarà così che questo occhialuto e smilzo ragazzino dai capelli rossi farà la sua comparsa sul grande schermo.

Ma è nel 1969 che Woody Allen esordisce alla regia con Prendi i soldi e scappa, parodia dei Prison film, piena di citazioni e umorismo che colpiscono tantissimo gli americani. Seguono altri film dal carattere comico come Il dittatore dello stato libero di Bananas (1971) e Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso (ma non avete mai osato chiedere) (1972) oltre alla parodia fantascientifica de Il dormiglione (1973).

L’umorismo sottile ed esistenzialista di Woody Allen non è mai fine a se stesso ed è pieno di citazioni: Socrate, Freud, McLuhan sono solo alcuni dei pensatori che lui inserisce nei suoi film. Segnale della sua padronanza culturale che, spesso, rovescia per tirare via un sorriso al suo pubblico.

La consacrazione arriva con Io e Annie (1977), intelligente e sperimentale commedia, dall’evidente marchio autobiografico, che racconta la storia di due intellettualoidi (interpretati da Woody Allen e Diane Keaton, che all’epoca si stavano ponendo fine alla loro storia d’amore) che si incontrano/scontrano in una nevrotica e quanto mai insicura New York. Dopo ben 5 meritatissimi Premi Oscar, Woody continua la sua celebrazione alla sua città natale con Manhattan, film malinconico che viene spesso considerato il seguito di Io e Annie, nel quale inserisce anche la musica Jazz; un altro degli elementi portanti del suo cinema (e della sua carriera). I film di questo periodo son quasi tutti omaggi ad Ingmar Bergman, regista molto amato da Woody assieme a Federico Fellini. Stardust Memories, raccontato a mò di flusso di coscienza, è una chiara citazione alla modalità dell’intreccio dell’8 e mezzo felliniano.

Woody Allen, con la sua instancabile vena creativa, ha sperimentato quasi tutto; realizza un mockumentary, Zelig (1983), un omaggio al teatro greco, La dea dell’amore (1995) e un musical, Tutti dicono I love you (1996). Nel frattempo, vince un altro Oscar per l’amatissimo Hannah e le sue sorelle (1986) e ritorna a raccontare storie di uomini in crisi nel divertente e didascalico Harry a Pezzi (1997) e prende in giro il mondo dello spettacolo con Celebrity (1998).

Il pubblico americano di quegli anni non apprezzò in modo particolare questa parte del cinema Alleniano, più filosofico che divertente. Fu così che il regista nel 2002 realizzò Hollywood Ending, film non del tutto riuscito, nel quale racconta la storia di un regista in declino.

Me è nel 2005 che avviene una svolta, nel suo cinema: Match Point. Un film che nasce mentre Woody stava guardando una partita di Tennis alla televisione. Gli strani giochi del destino, per il quale, basta un soffio di vento per lasciar cadere la pallina da tennis da un lato o dall’altro della rete, decretando vinti e vincitori. Un thriller alla Delitto e Castigo nella fredda Londra dell’alta società; il primo che vede Scarlett Johansson nei panni della protagonista. E sarà proprio quest’ultima ad ispirare al regista l’idea di Scoop (2006) intricata commedia non del tutto riuscita. Arriviamo dunque al catalano Vicky Cristina Barcelona (2008) dove al fianco della Johansson ci saranno Penelope Cruz e Javier Bardem, artisti in conflitto tra di loro che scopriranno le gioie della vita.. a tre.

Dopo questo passaggio all’Europa, Woody ritorna alle “origini”, alla sua America, alla sua New York, regalandoci Basta che funzioni: un film, purtroppo, passato inosservato ma che contiene tutti gli elementi classici del cinema Alleniano.

Attualmente Woody Allen è nelle sale con Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni, film che ripercorre le illusioni degli uomini intorno a quel sentimento comunissimo che noi tutti chiamiamo Amore ma, al quale, ancora nessuno riesce a dare una spiegazione.

Mostro di creatività e di intelligenza, Woody Allen dal 1977, con Io e Annie, ci regala praticamente un film all’anno. Il nostro appuntamento al cinema con lui è, ormai, diventato consueto ed andrebbe riconosciuto come festa mondiale, quasi come il Natale o la Pasqua.

Ciò che sorprende maggiormente è la sua capacità di incatenare il suo pubblico alle poltrone con le sue storie comuni, condite con quel tocco filosofico che solo lui riesce a rendere comico, senza tuttavia sminuirne il senso. La sua capacità di ripetersi, piuttosto che stancare, riesce a penetrare lo spettatore (soprattutto quello Europeo), che ha consacrato il suo cinema come vero e proprio stile di vita.

Inutile dire che al momento Woody Allen è alle prese col suo prossimo film, dal titolo provvisorio Midnight in Paris che vede protagonisti Marion Cotillard, Owen Wilson, Rachel McAdams e la discussa Carla Bruni. Quale sarà il tema principale? Ma l’amore, naturalmente!

Di Francesca Casella

 

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