La sinfonia della natura” in cui viene trattata in maniera estremamente approfondita l’evoluzione della pittura di paesaggio nell’Ottocento in Francia, dalla
Scuola di Barbizon all’
Impressionismo. Negli anni ’30 del XIX secolo, artisti come
Corot,
Thèodore Rousseau,
Diaz de la Peña si ritrovarono a
Barbizon, località in Francia vicino la foresta di Fontainebleau per disegnare “
en plein air”, facendo studi sulla natura e sull’intensità della luce nelle ore del giorno. Questi pittori si distaccarono dalla pittura accademica, scegliendo di rappresentare nei loro dipinti luoghi meno spettacolari, quindi più autentici in cui spesso venivano raffigurate persone di umili origini. La mostra si apre con due opere che vogliono evidenziare il diverso approccio delle due scuole: “
La veduta dell’isola di Capri” di Harpignies, paesaggio più legato alla tradizione, in contrasto con “
La durance a Cadenet” di Paul Guigou.
Nel 1874 con l’esposizione presso lo studio del fotografo Nadar tutto cambia: vengono esposti quei dipinti che un critico in maniera ironica definì “
impressionisti” e che erano stati rifiutati dal
Salon – la più importante esposizione pittorica di quegli anni.
Gli
impressionsti come già i loro predecessori della
Scuola di Barbizon scelgono di dipingere al di

fuori dei loro studi,
en plein air, come nel 1876 disse il critico Duranty: “
Gli impressionisti hanno spalancato le finestre e sono usciti all’aria aperta, alla luce del sole”. Questi artisti scelgono di rappresentare la meraviglia dell natura accostandola con i primi segnali dell’industrializzazione: accanto a degli splendidi paesaggi si può trovare una fabbrica fumante. Come per esempio nell’opera di
Monet “
Effetto neve al tramonto ad Argenteuil”. Per cogliere al meglio la realtà che lo circonda Monet – prendendo spunto da Daubigny che ne l857 acquistò una barca per fare degli studi e i dipinti di quel periodo si trovano nell’album “
Viaggio in barca”- si costruisce uno studio galleggiante, in modo da poter “cogliere” l’ambiente fluviale. La mostra si chiude conl’emozionante
ciclo delle Ninfee oggi chiamato
Grandes Décorations, installato all’Orangerie di Parigi e aperto al pubblico nel 1927, un anno dopo la morte di Monet. Con queste tele che raggiungono l’estensione di novanta metri, l’arte non è più rappresentazione, ma pura emozione.
Da Corot a Monet. La sinfonia della natura
Complesso del Vittoriano
orario:
dal lunedì al giovedì 9.30 –19.30;
venerdì e sabato 9.30 – 23.30;
domenica 9.30 – 20.30
biglietti: € 10,00 intero; € 7,50 ridotto
di Irene Carboni