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Ratificata la Convenzione Unesco per la protezione del patrimonio culturale subacqueo

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Ratificata la Convenzione Unesco per la protezione del patrimonio culturale subacqueo

convenzione_unesco_logoFinalmente dopo anni di burocrazie e continui tentennamenti, nel mese di ottobre 2009  anche il governo italiano ha ratificato la Convenzione Unesco per la protezione del patrimonio culturale subacqueo, adottata a Parigi il 2 novembre 2001.

Il testo, pubblicato nella GU n. 262 del 10-11-2009 ( Legge n. 157 del 23 ottobre 2009) costituisce senza dubbio un importante passo avanti non solo nell’ambito della tutela delle ricchezze dei nostri fondali ma anche nell’intento ultimo di uniformare le direttive legislative  di ogni Stato mediante la costituzione di un testo giuda comunitario.
Tra i principi ispiratori del testo compare certamente la comune necessità di preservare il patrimonio dai sempre più numerosi atti di speculazione e sfruttamento economico che spesso impediscono od ostacolano le fasi di ricerca e di documentazione archeologica.
Per ciò che concerne le procedure di conservazione e valorizzazione del patrimonio subacqueo, la tendenza che emerge è netta e tende a favorire la  protezione in situ dei beni ritrovati e la conseguente realizzazione, almeno per alcuni casi di particolare rilevanza, di parchi archeologici sommersi.
L’Italia può vantare in quest’ultimo campo splendide realtà quali ad esempio quella del parco archeologico sommerso di Baia nel golfo di Pozzuoli  (www.baiasubaqua.it) e le esperienze positive promosse dalla soprintendenza del mare della Regione Sicilia, in particolare il parco sommerso di Cala Gadir a Pantelleria.
Ciò che si intende raggiungere è la proposta di nuove forme di fruizione che comunque rispettino il  contesto storico dell’oggetto culturale ed il suo significato scientifico.
Questo importante passo in avanti della legislazione italiana in materia  di tutela dei beni culturali affianca il  “Progetto Archeomar censimento dei Beni Archeologici sommersi“ , promosso dalla Direzione Generale per le Antichità di Roma e mirato a realizzare un puntuale censimento dei beni sommersi delle regioni italiane di Campania, Calabria, Basilicata e Puglia (www. archeomar.it).

di Valentina Pascali

Svevo Ruggeri
Svevo Ruggeri
Direttore, Editore e Proprietario di Eclipse Magazine