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I segreti della torretta Valadier di Ponte Milvio

ponte-milvio_Torretta_ValadierLa torretta Valadier segna l’accesso a Ponte Milvio dal lato dell’omonimo piazzale.
Del ponte, ormai celeberrimo in tutta Italia per i “lucchetti dell’amore”, si hanno le prime notizie intorno al 207 a.C.: inizialmente realizzato in legno, già nel 110-109 a.C. esso fu ricostruito in muratura dal censore Marco Emilio Scauro.

Nel 312 vi ebbe luogo la battaglia tra Costantino I e Massenzio; in quell’occasione, secondo la leggenda, Costantino ebbe la visione della scritta nel cielo: “In hoc signo vinces” che lo rincuorò nella battaglia. Del ponte romano restano attualmente le tre arcate centrali.
In epoca medioevale sull’imboccatura settentrionale del ponte, allora conosciuto come ponte Mollo, fu innalzata una fortificazione di forma triangolare, il “Tripizzone”, sulla base di una torre difensiva del III secolo. Nel 1458 furono eliminate delle parti in legno e fu demolita la fortificazione medioevale.
L’architetto Valadier diresse ulteriori e significativi lavori nel 1805, sotto papa Pio VII: a questo restauro si deve l’edificazione, sempre all’imbocco settentrionale del ponte, della torre in stile neoclassico che prende il nome dal suo celebre progettista.

Ponte Milvio, con la realizzazione del ponte Flaminio nel 1951, ha perduto gran parte della sua funzionalità pratica e dalla fine degli anni ’70 è stato chiuso al traffico veicolare.
Tuttavia, da alcuni anni la torretta Valadier ha assunto una sua funzione di catalizzatore di iniziative artistiche e sociali, ospitando, di solito settimanalmente, mostre fotografiche, quadri e sculture di artisti ed amatori anche sconosciuti e non referenziati.
Le antiche mura del Valadier ospitano, dal 26 marzo fino al 1 aprile, la mostra “I’m a Tree. Don’t Ask Me Why“, personale di pittura di Diana Flore. Dopo la pausa pasquale,  dal 9 al 15 aprile, appassionati e curiosi potranno dare “Uno sguardo su Myanmar“, attraverso gli scatti fotografici di Adriana Miani.
La domanda per l’utilizzo della torretta deve essere inviata, secondo le istruzioni disponibili sul sito internet del Comune di Roma, indicando le generalità dell’artista, il curriculum vitae, il telefono, il programma dell’attività proposta, la documentazione (cataloghi, depliant, pubblicazioni, foto delle opere, recensioni, ecc). La torretta è a disposizione degli artisti gratuitamente, salvo un rimborso spese di luce ed acqua per 31 euro settimanali.

di Chiara Carnabuci

Svevo Ruggeri
Svevo Ruggeri
Direttore, Editore e Proprietario di Eclipse Magazine