Eclipse Magazine a Perugia per la decima edizione

Tappa obbligata per il giornalismo partecipativo e la conoscenza collettiva l’International Journalism Festival compie dieci anni e conferma il suo spirito di innovazione e dialogo.

Ad accogliere i visitatori, di fronte l’imponente Fontana Maggiore, l’installazione “Anything to say?” di Davide Dormino. Una scultura bronzea che raffigura Edward Snowden, Julian Assange e Chelsea Manning in piedi su tre sedie e una quarta vuota, da completare con chiunque condivida il messaggio.

Dal 2006 ad oggi il giornalismo ha subito repentini cambiamenti, il flusso di informazioni è aumentato e ha generato fenomeni che vanno dal primordiale citizen journalism alla interconnessione tra piattaforme e linguaggi, che si sta verificando negli ultimi anni.

Una giornata significativa quella dell’8 aprile, mentre sui media nazionali si continua a discutere della promozione del libro di Riina Jr. nel programma Rai “Porta a Porta”, qui a Perugia si respira un’aria internazionale, che sembra tanto lontana dal torpore di quel giornalismo pacato e servile cui, tristemente, siamo abituati.

Un giornalismo che “Deve riscoprire la verità, ammettere gli errori e riconquistare la fiducia dei lettori” dice Mario Calabresi, direttore di Repubblica nell’ incontro con Jay Carney, ex portavoce di Barak Obama e oggi vicedirettore di Amazon.

Al centro del confronto, che inevitabilmente si trasforma in intervista, l’explanatory journalism, quel tipo di giornalismo che permette al lettore di approfondire gli argomenti delle notizie, così da essere un cittadino informato e democratico.

L’incontro si concentra sui termini trasparenza e verità alla base di un buon giornalismo che deve necessariamente riscoprire le proprie origini, nel controllo delle fonti e nell’autorevolezza delle notizie, soddisfacendo i lettori, il loro “desiderio di informazioni” e rispettando il pluralismo.

Molti gli incontri sul digital journalism e l’economia partecipativa, di particolare impatto il panel con Emily Bell, direttrice del Tow Center for Digital Journalism, Liz Heron, executive editor dell’Huffington Post e Raju Narisetti, vice presidente di News Corp, che ha evidenziato le relazioni, in costante evoluzione, tra l’intelligenza artificiale nelle ricerche, i social media e i news media.
Un focus sulle novità introdotte dai social media per il giornalismo come gli Instant Articles di Facebook, Google AMP e Snapchat Discover.

Tra i superospiti di oggi Franca Leosini e le sue “Storie Maledette”, Beppe Severgnini sui nuovi linguaggi del giornalismo e l’incontro con il rapper Fedez “Tra musica, parole, social e attivismo”.

di Valeria Ponte