Due semplici e gustose ricette con protagonista il tenero guerriero cantato da Neruda
Carciofi crudi in insalata:
si tratta di un antipasto sfizioso e nutriente, semplice, veloce, molto leggero e praticamente privo di grassi. Ecco come si fa:
Ingredienti per 4 persone
– 4 carciofi
– 1 limone
– 4 cucchiai di olio
– Sale q.b.
– Pepe q.b.
Preparazione:
Lavare e pulire i carciofi togliendo le foglie dure e la parte del gambo meno tenera. Tagliare anche le spine e la parte superiore.
Tagliare quindi i carciofi a fettine sottilissime e condirli con sale, pepe, limone e olio. Lasciarli macerare per almeno 15 minuti e quindi servire come antipasto o anche come contorno.
Sono squisiti pure se si aggiunge un po’ di parmigiano, ma ovviamente in questo caso le calorie aumentano.
Un’alternativa per chi non è troppo attento alla linea e ha voglia di viziarsi un po’ può essere fornita dai carciofi fritti: molto semplici da realizzare sono irresistibili, abbastanza leggeri, croccanti e morbido allo stesso tempo.
Carciofi fritti
Ingredienti per 4 persone:
– 6 carciofi
– 2 uova
– 2 cucchiai di farina
– Sale q.b.
– Pepe q.b.
– Olio extravergine d’oliva q.b.
Preparazione:
Pulire i carciofi eliminando le foglie esterne e le punte. Dividerli a metà, eliminare la barba interna e tagliarli in circa 6 parti. A parte sbattete le uova con la farina e immergetevi i carciofi. Quindi friggete i carciofi nell’olio bollente con un pizzico di sale.
Accorgimenti:
Per evitare l’annerimento prima dell’impanatura, si consiglia di mettere i carciofi in una terrina con acqua e succo di limone.
Varianti:
È possibile friggere i carciofi solo con la farina oppure con una pastella di pangrattato e albume montato a neve.
Ed ora, concludiamo in bellezza con i versi di Neruda:
Ode al carciofo
l’origano a profumare il mondo,
e il dolce carciofo lì nell’orto vestito da guerriero,
brunito come bomba a mano,
orgoglioso,
e un bel giorno,
a ranghi serrati,
in grandi canestri di vimini,
marciò verso il mercato a realizzare il suo sogno:
la milizia.
Nei filari mai fu così marziale come al mercato,
gli uomini in mezzo ai legumi coi bianchi spolverini erano i generali dei carciofi,
file compatte,
voci di comando e la detonazione di una cassetta che cade,
ma allora arriva Maria col suo paniere,
sceglie un carciofo,
non lo teme,
lo esamina,
l’osserva contro luce come se fosse un uovo,
lo compra,
lo confonde nella sua borsa con un paio di scarpe,
con un cavolo e una bottiglia di aceto finché,
entrando in cucina,
lo tuffa nella pentola.
Così finisce in pace la carriera del vegetale armato che si chiama carciofo,
poi squama per squama spogliamo la delizia e mangiamo la pacifica pasta
del suo cuore verde.
di Chiara Carnabuci