Nel cuore del piacentino si celebra il buon cibo e l’arte del giardinaggio
Riscoprire ciò che di buono ha da offrire la terra, conoscere tutti i segreti per celebrare la buona tavola.
Tutto questo è possibile il 2 e il 3 ottobre prossimi presso l’austero e sereno Castello di Paderna, nel cuore del Piacentino. Un vero e proprio rito autunnale, che quest’anno giunge alla sua quindicesima edizione, una festa che celebra il territorio, i prodotti dell’agricoltura biologica, la biodiversità vegetale, i gesti e i saperi contadini, l’arte del giardinaggio e del buon vivere.
Ogni angolo del Castello sarà dedicato a una particolare tipologia di pianta o frutto. Così nel parco si potranno trovare vivaisti con una vastissima gamma di piante da frutto, arbusti e fiori, dalle erbacee alle orchidee. I cortili residenziali daranno invece spazio all’artigianato di qualità mentre la corte agricola ospiterà gli stand dei produttori biologici. Ancora più ricca la scelta di ortaggi: l’aglio e lo scalogno piacentini, la patata quarantina, il peperone di Carmagnola, le zucche mantovane, il porro di Cervere. Un’intera ala dei portici sarà dedicata alle mele, di antica varietà, rappresentative della vocazione di diversi territori dal Trentino alla Puglia.
Inoltre, come sempre nel corso di questi eventi, sarà dato spazio anche all’arte e alla cultura. A cominciare da “Il castello degli scoiattoli” una raccolta di acquerelli e disegni sul Castello di Paterna, realizzati durante la primavera e l’estate da Andrea Ambrogio, noto illustratore naturalista e acquerellista piacentino. Anche i più piccoli avranno voce, con la possibilità di partecipare ad attività ludico-didattiche.
La manifestazione, promossa dal FAI insieme al Castello di Paderna, costituirà inoltre l’occasione per organizzare una raccolta fondi per il recupero della Selva di San Francesco ad Assisi.
Il costo del biglietto d’ingresso è 7 €, il ridotto 5 € (da 13 a 16 anni, aderenti FAI, possessori Card Castelli e gruppi di almeno 15 persone), mentre fino ai 12 anni si potrà entrare gratuitamente. Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito web www.fruttiantichi.net.
di Cristina Columpsi