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Agli albori dell’horror: il Grand Guignol parigino

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Agli albori dell’horror: il Grand Guignol parigino

Grand GuignolIl Grand Guignol comparve sulla scena teatrale parigina sul finire dell’Ottocento: un particolare genere dedito alla rappresentazione di vicende particolarmente macabre e cruente, ad alta carica tensionale.

Il Teatro del Grand Guignol, situato nel quartiere di Montmartre e neanche a farlo apposta ricavato da una chiesa sconsacrata, venne fondato nel 1897 da Oscar Méténier.
Méténier era uno “chien de commissaire”, ossia un funzionario di polizia che aveva particolari mansioni, (come quella di occuparsi dell’igiene personale dei detenuti). Questa sua professione gli permise di venire a conoscenza di dettagli, particolari ed aneddoti sulla criminalità del tempo, conoscenza che riversò nell’attività letteraria prima ed in quella teatrale poi. Benché fosse all’epoca il più piccolo teatro parigino, potendo ospitare infatti massimo 300 persone, conobbe presto un enorme successo, registrando ogni sera il tutto esaurito. Un successo che varcò il confine francese, giungendo in Italia nel 1908 per mano di Alfredo Sainati e della sua Compagnia del Grand Guignol, e conoscendo l’apice della sua fama a Londra negli anni ’20 grazie a Jose Levy. Regalò notorietà al suo principale scrittore Andrè de Lorde, che scrisse un centinaio di rappresentazioni meritandosi l’epiteto di “Principe del Terrore“. Fu lui a riadattare “il Gabinetto del Dottor Caligari“, film muto del 1920 di Robert Wiene di chiarissimo stampo espressionista considerato un cult dagli amanti del genere.
Gli spettatori immersi in un’atmosfera cupa e truculenta che assistevano agli spettacoli, grazie a numerosi effetti speciali a decapitazioni, accoltellamenti, volti ustionati e sfigurati, spesso accusavano malori e svenimenti tali da richiedere la presenza di un medico in sala ( figura che probabilmente deve la sua nascita allo stesso teatro).
Violenti e sanguinosi episodi talvolta attinti dalla cronaca nera del tempo, altre volte adattamenti e trasposizioni di opere letterarie partorite da grandi nomi come Stevenson, Mauppasant e Poe.
Viene da chiedersi cosa spingesse così tante persone a pagare per venire spaventate a morte. Recenti studi e ricerche mettono in luce come da un punto di vista psicologico una delle motivazioni che sembra sottostare alla fruizione dei generi horror e thriller risieda nella ricerca di uno stato di tensione, una “motivazione all’avventura” che viene soddisfatta nel momento in cui si legge una storia, si guarda un film o si assiste ad una rappresentazione teatrale, come magari accadeva nel caso del Grand Guignol parigino. Non tutti sono a conoscenza del fatto che fu proprio il genere teatrale del Grand Guignol ad ispirare quello horror sul grande schermo. E fu l’avvento di quest’ultimo a far calare definitivamente il sipario sul Grand Guignol nel 1962 non riuscendo a sostenere la forte concorrenza dell’industria cinematografica.

Grand Guignol

  • Curiosità

Quella che un tempo era la sede del Grand Guignol ospita ora l’International Visual Theatre, un teatro per sordi ideato e fortemente voluto dall’attrice Emmanuelle Laborit.
Ai tempi d’ oro il teatro si trovava al terzo posto nella lista dei luoghi parigini di maggior attrazione turistica, dopo Louvre e Tour Eiffel.
Il nome del teatro deriva da un leone marionetta, Guignol appunto, impiegata nelle rappresentazioni satiriche. Metenier ne riprese il nome perché affascinato dallo spirito di denuncia sociale che animava Guignol, ragion per cui era spesso vittima di pesanti censure.
Nel 1994 il teatro viene ricostruito negli studi che ospitano il film di Neil JordanIntervista col vampiro“.

di Michela Pisanu