Ai tempi di
One of the Boys, solo 2 anni fa, ha dimostrato di saperci fare ma è stata anche fortunata: Madonna fece apprezzamenti radiofonici su di lei, e raccontò di avere alcune sue canzoni nell’iPod. Questo, accadeva in concomitanza con l’uscita di
I Kissed a Girl e, dopo una “raccomandazione” del genere, il suo successo era già scritto. È passato poco tempo ma, ora più che mai, la popstar americana si ritrova a combattere con temibili avversarie, prima fra tutte Lady GaGa:
Katy Perry probabilmente sentiva di dover dimostrare al suo pubblico, di non essere una di quelle “meteore” di passaggio nel mondo della musica, che dopo 20 anni vengono ricordate per aver portato al successo una sola hit. Così ha deciso di riprovarci con
Teenage Dream, un album che vuole essere un tributo al suo paese d’origine: una coloratissima California, terra di sole, mare e ragazze sexy, un posto in cui alla sola idea di viverci, si resta sempre giovani. Durante alcune interviste rilasciate ai magazine internazionali, la cantante stessa ha spiegato il titolo dell’album: “
L’ho chiamato così perché voglio essere sempre una pin-up da poster. E voglio essere nei sogni di tutti finché non raggiungerò l’età di Liz Taylor e visto che a quel punto nei sogni non ci sarò più, resterò una diva!”. L’album è stato lanciato con l’ottimo singolo
California Gurls, che vede la partecipazione del rapper
Snoop Dogg: inno appassionato alla West Coast, divertente, spensierato, accompagnato da un video coloratissimo, è stato uno dei tormentoni di quest’estate 2010 (ma la “medaglia d’oro” va a Waka Waka di Shakira) e ha permesso a Katy Perry di riconfermarsi una popstar di prima grandezza. Il resto dell’album non perde la sua verve, ma è incentrato su uno dei temi preferiti della musica pop: i sentimenti. Nella title-track
Teenage Dream, c’è il grande amore che ti travolge e tira fuori l’energia dei tuoi anni migliori; in
The One that Got Away troviamo le prime grandi delusioni raccontate a tempo di dance pop; in
Not Like The Movies è racchiusa la speranza dell’incontro che potrebbe cambiarti la vita, ma anche la disillusione legata all’attesa di qualcuno che potrebbe non arrivare mai. A volte si cambia registro: la divertente
Last Friday Night (T.G.I.F), riprende uno dei temi goliardici che è proprio anche del grande cinema (quello di ritrovarsi uno sconosciuto nel letto dopo una notte di bagordi); mentre in
Firework, si affronta un tema un po’ più alto: il cammino verso la fiducia in se stessi. Insomma, cosa aspettarsi da
Teenage Dream? Un album allegro e scanzonato ma senza troppe pretese: troverete brani gustosi come un succo di frutta e ritmi che vi ricorderanno questa calda estate 2010. Brani che, inevitabilmente, perderanno un po’ del loro fascino tropicale a fine Settembre.
di Lucia Gerbino