Al posto di Kurt Cobain, Joan Jett, Kim Gordon, St. Vincent e Lorde
È già da annoverare tra gli eventi memorabili, l’ultima cerimonia della Rock and Roll Hall of Fame. Non tanto per i nuovi artisti che sono stati introdotti nella prestigioso “Olimpo del rock” quanto per le esibizioni dal vivo che, nell’edizione 2014, hanno riservato degli incontri a sorpresa. Il pubblico del Brooklyn Barclays Center ha assistito a delle reunion inaspettate: gli eterni “nemici” Peter Criss e Paul Stanley, dei Kiss, che si lasciano andare a un affettuoso abbraccio, Bruce Springsteen che, dopo 40 anni, si esibisce con due membri fondatori della E Street Band ma soprattutto l’inattesa reunion dei Nirvana, che hanno omaggiato il defunto Kurt Cobain facendo alternare al microfono alcune delle voci più interessanti del panorama musicale contemporaneo.
L’ultima formazione conosciuta, con Dave Grohl alla batteria e Krist Novoselic al basso, ha aperto l’esibizione con un’icona del rock, Joan Jett, che ha intonato una “selvaggia” versione Smells Like Teen Spirit. Dopo di lei, Kim Gordon dei Sonic Youth che ha regalato al pubblico una versione di Aneurysm fedele all’originale e Annie Clark, (St. Vincent), che ha eseguito Lithium. A chiudere il quartetto, a sorpresa, la giovanissima Lorde che, sebbene sia venuta al mondo due anni dopo la scomparsa di Cobain, si è dimostrata all’altezza del compito, offrendo ai fan dei Nirvana un’ottima cover di All Apologies.
Momento da ricordare: l’abbraccio tra Courtney Love e Dave Grohl che, dopo 20 anni di accuse e diatribe legali, sembrano essersi lasciati alle spalle ogni rancore.
di Lucia Gerbino