La proprietà del defunto “Re del Pop” venduta dall’agenzia Colony Capital
«Siamo frustrati e amareggiati di essere dovuti arrivare a tanto.» Queste le parole di un portavoce della famiglia di Michael Jackson al Forbes, la rivista economica che per prima ha annunciato la vendita della residenza-parco giochi Neverland appartenuta al defunto “Re del Pop”.
Il ranch di 2.700 acri a Los Olivos (California) verrà infatti venduto dall’agenzia immobiliare Colony Capital (specializzata in grandi investimenti) che, al momento, è la principale azionista della proprietà grazie ad un accordo siglato con la famiglia di Michael Jackson nel 2008. «Purtroppo, Michael ha perso il controllo di quella proprietà in vari momenti della sua vita soprattutto a causa di alcuni pessimi suggerimenti economici di un suo ex manager.» ha aggiunto il portavoce.
Molte opzioni sarebbero state valutate prima di arrivare alla vendita di Neverland ma gli esecutori testamentari di Jackson, che avrebbero voluto riacquistarla, sono giunti a una conclusione: la proprietà costerebbe milioni di dollari solo in termini di manutenzione.
Al momento dell’accordo, la partecipazione finanziaria della Colony Capital era pari a quella di Michael Jackson ma negli anni, la società è diventata azionista di maggioranza mentre le risorse della popstar si riducevano drasticamente.
Jackson acquistò Neverland nel 1988 dal magnate del golf William Bone. Nel 2003 la proprietà includeva 22 edifici tra cui alberghi, appartamenti, stalle, un cinema e un parco tematico. Forbes ha rivelato che, dalla morte del cantautore nel 2009, si calcola che Neverland abbia fatturato circa 750 milioni di dollari, escluse tasse e spese di manutenzione. Al momento la proprietà è valutata circa 30 milioni di dollari.
di Lucia Gerbino