Una figura di assoluto primo piano nel panorama musicale mondiale, il cui incontro con il mondo del blues avviene quasi per caso. Secondo un racconto molto diffuso in numerose biografie dell’artista, Handy inizia ad accostarsi alla musica nera del Mississippi dopo aver ascoltato un ragazzo di colore che suonava la chitarra in una stazione ferroviaria, strofinando una lama sulle corde dello strumento.
Fu una vera e propria folgorazione: da quel momento l’interesse di Handy per le melodie blues e per le tematiche sociali insite in questo genere musicale fu costante e duraturo.
Uno dei grandi meriti del musicista è stato quello di riportare su spartito numerosi brani che provenivano da una tradizione musicale squisitamente orale, appartenente ai lavoratori di colore delle piantagioni di cotone.
Nel 1912 il musicista, in occasione della campagna politica di Edward Crump, compose e pubblicò la celebre
Memphis Blues, un brano strumentale molto coinvolgente.
Tra i brani composti da Handy ricordiamo:
Yellow Dog Blues (1912),
Loveless Love, Zia Hagar’s Blues, Beale Street Blues (1916),
Long Gone John, Chantez-Les-Bas, Atlanta Blues.
Particolare attenzione merita il testo di “
Saint Louis Blues”, il brano destinato a divenire un classico della tradizione musicale americana, consacrando il talento di Handy in modo definitivo e conferendogli una fama indiscussa: il testo narra la storia di una donna di St. Louis (Missouri) abbandonata dal marito ed incontrata per caso dal musicista.
W.C. Handy scrisse inoltre alcuni libri di grande interesse non solo per ricostruire le vicende che lo riguardano ma anche per ripercorrere le origini della storia musicale americana: Blues: An Anthology: Complete Words and Music of 53 Great Songs, Book of Negro Spirituals,Father of the Blues: An Autobiography, Unsung Americans Sing , Negro Authors and Composers of the United States.
Il padre del blues morì il 28 marzo 1958 a causa di una broncopolmonite acuta: ai suoi funerali parteciparono oltre 25.000 persone; il suo corpo fu sepolto nel cimitero di Woodlawn nel Bronx, New York.
Indiscutibile punto di forza di Handy era la sua grande cultura musicale e la sua grande memoria, capace di elaborare le canzoni della tradizione nera in modo assolutamente originale e soprattutto capace di raggiungere il grande pubblico:
In un’intervista egli steso dichiarò:
“Each one of my blues is based on some old Negro song of the South….Something that sticks in my mind, that I hum to myself when I’m not thinking about it. Some old song that is a part of the memories of my childhood and of my race. I can tell you the exact song I used as a basis for any one of my blues”.
“Ognuno dei miei blues si basa su un’antica melodia nera o del Sud…qualcosa che penetra nella mia mente, che mi ronza in testa anche quando non ci sto pensando. Qualche vecchia canzone che fa parte dei ricordi della mia infanzia e della mia razza. Posso dirvi la canzone esatta che ho usato come base per uno qualsiasi dei miei blues.”
di Valentina Pascali