Dopo Breviario mediterraneo, il viaggio suggestivo attraverso la sorellanza tra tutte le sponde del mare nostrum, Predrag Matvejevič torna in libreria con una nuova, affascinante storia.
Pane nostro è il frutto di vent’anni di lavoro e di un ricordo d’infanzia. Quando Matvejevič era bambino, suo padre lo mandava di nascosto a portare un po’ di pane a tre prigionieri tedeschi che pativano la fame. Era un modo per ricambiare un gesto analogo, quando il padre, ai lavori forzati in Germania, era stato rifocillato da un pastore protestante. Da questo dolcissimo ricorso, si dipana una storia che abbraccia la storia dell’umanità ed è la storia del pane, dal giorno in cui i nostri antenati si stupirono per la simmetria dei chicchi sulla spiga, fino a oggi, quando miliardi di esseri umani ancora soffrono la fame, mentre altri consumano nell’abbondanza.
Sulle rive del Mediterraneo, dalla Mesopotamia alle tavole del mondo intero, il pane è stato il sigillo della nostra alimentazione occidentale. Ha accompagnato, anche nella forma della galletta o della focaccia, i viaggiatori, i pellegrini, i marinai… Si è ritrovato al centro di dispute sanguinose e infinite: le guerre per procacciarsi il cibo, le lunghe controversie sul pane – lievitato anziché azzimo – da usare per la comunione. È stato simbolo religioso, al centro del rito, e opera d’arte.
Raccontando il pane, la sua storia e i suoi miti, Matvejevič ci parla di Dio e degli uomini, della storia e della geografia, della fame e della ricchezza, della guerra e della pace, della violenza e dell’amore. Quella che ci regala è una sapienza modellata dai secoli, a volte temprata nel dolore, ma sempre piena di speranza.
Predrag Matvejevič (Mostar 1932) ha insegnato letteratura francese all’università di Zagabria e letterature comparate alla Sorbona di Parigi. Nella capitale francese ha vissuto dal 1991 al 1994, dopo aver abbandonato la ex Jugoslavia all’inizio della guerra. Dal 1994 al 2008 è stato professore ordinario di slavistica all’Università la Sapienza di Roma e al Collège de France. Recentemente è tornato a vivere a Zagabria. Tra le sue opere, Pour une poétique de l’événement (1979) e, nel catalogo Garzanti, Epistolario dell’altra Europa (1992), Il Mediterraneo e l’Europa. Lezioni al Collège de France (1998), I signori della guerra (1999), Breviario mediterraneo (n. ed. 2004) e Mondo «ex» e tempo del dopo (n. ed. 2006), L’altra Venezia (2003, vincitore della prima edizione del premio Strega Europeo nel 2003), ora ripubblicato in una nuova versione dal titolo Venezia minima.
Predrag Matvejevič
Pane nostro
Garzanti
pagine 180, € 19,60
di Flavia Vadrucci