Abbandonati misteri e indagini, qui l’autrice si sofferma sui moti dell’animo umano, descrivendone in modo magistrale vizi e virtù, emozioni e nevrosi, ambizioni e appagamenti.
Protagoniste quattro donne, tre spagnole e un’americana, molto diverse fra loro: Emanuela, sessantenne madre di famiglia e casalinga soddisfatta; Victoria, riservata docente di chimica; Paula, intellettuale nevrotica frustrata dalla mancata realizzazione professionale; Susy, giovane donna immatura e superficiale, segnata da un passato familiare traumatico e assetata d’affetto.
Tutte hanno seguito in Messico i loro mariti, ingegneri impegnati nella costruzione di una diga. Mentre gli uomini trascorrono le loro giornate lavorando in cantiere, loro vivono in un piccolo, lussuoso residence appositamente costruito per ospitarle, dove, tra ozi ed agi, trascorrono le lunghe e calde ore messicane. Per ingannare la noia, organizzano partite di tennis, cocktail di beneficenza, feste, escursioni. E’ un’esistenza fittizia, proprio come il villaggio che le ospita, separato da un alto muro di cinta dalla realtà circostante, fatta di miseria e povertà, arretratezza e disperazione, e da uno strisciante sentimento di intolleranza verso lo straniero “dominatore”.
A sconvolgere la quiete di questa esistenza routinaria, interviene la scoperta di un’autentica “affinità elettiva”: quella tra Victoria e Santiago, il marito di Paula. E’ un incontro di anime, l’esplodere di un sentimento inaspettato, di una passione irresistibile, non priva però di tormento e sensi di colpa. Verso Ramòn, innanzitutto, il taciturno, bravo e affettuoso marito di Victoria, padre dei suoi due figli, ancora innamorato di lei e sconvolto dall’accaduto. Non riesce a rassegnarsi alla fine del suo solido matrimonio e tenta in ogni modo di porvi rimedio. Diversa, invece, la reazione di Paula, donna difficile e complicata, l’esistenza accanto alla quale può risolversi in un autentico inferno. Aspirante scrittrice fallita, perennemente in preda ai suoi demoni interiori, provocatrice, sempre sopra le righe, Paula è continuamente alla ricerca di emozioni forti, che cerca nell’alcool, di cui ormai non riesce più a fare a meno, e nella droga. Ha da tempo allontanato da sé Santiago, uomo solido e affidabile, che pur aveva cercato in passato, innamorato com’era, di salvarla da se stessa. Ormai rassegnato al fallimento di questo tentativo e, più in generale, del suo matrimonio, Santiago sembra aver anestetizzato i suoi sentimenti, concentrandosi completamente sul lavoro, finché nella sua vita non appare Victoria.
L’incontro tra i due è solo la scintilla che innescherà una reazione a catena, mandando in frantumi solidi equilibri, costruiti nel corso di vari anni e all’apparenza indistruttibili.
Nulla sarà più come prima per gli abitanti del villaggio, improvvisamente cambiati dagli eventi e capaci di mettere in discussioni situazioni acquisite prime intoccabili. Ciascuno si evolverò o troverà il coraggio di far emergere la sua vera essenza, compressa o tradita dagli avvenimenti della vita.
Il viaggio in Messico diventa, così, metafora di un cambiamento profondo, radicale dei protagonisti, che si incamminano verso dimensioni esistenziali prima sconosciute o accantonate.
Una storia bellissima e avvincente che riesce a mettere a nudo l’animo umano, svelandone i lati più oscuri e reconditi. Costruiti benissimo i personaggi, di cui l’autrice, con uno stile asciutto e pacato, a tratti anche divertente, indaga le sottili dinamiche psicologiche e mette in evidenza i differenti punti di vista.
Una lettura da centellinare, per cercarne di rimandarne il più possibile la fine, che si vorrebbe non arrivasse mai.
Alicia Giménez Bartlett
“Giorni d’amore e inganno”
Sellerio
p. 445
€ 16,00
di Rosa Maria Geraci