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Roma Fiction Fest 2011 ricorda Walter Chiari presso la Casa del Cinema

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Roma Fiction Fest 2011 ricorda Walter Chiari presso la Casa del Cinema

… Un animale da palcoscenico…

A vent’anni dalla scomparsa di Walter Chiari, raffinato comico italiano, il Roma Fiction Fest celebra la sua memoria con la presentazione del libro firmato da Michele Sancisi ed edito da Mediane, Walter Chiari: un animale da palcoscenico, un viaggio alla riscoperta del personaggio e dell’uomo che nel mezzo televisivo trovò il suo habitat artistico privilegiato. L’incontro, moderato da Laura Delli Colli, ha restituito al pubblico una carrellata di aneddoti raccontati da Enrico Vaime, Elsa Martinelli, Enzo Monteleone, alla presenza dell’autore. «Solare ed espansivo come i pugliesi, matto ed esagerato come i veneti, entusiasta e generoso come i milanesi», il campione di boxe che ha rivoluzionato il modo di divertire gli italiani ha attirato l’attenzione di Sancisi per la sua poliedricità e inafferrabilità, e per l’ingiustificato oblio in cui è stato relegato negli ultimi vent’anni. Tra gli attori più amati e famosi del dopoguerra, presente in ben 110 film e sul palcoscenico per 50 stagioni, Walter Chiari si è spento in solitudine lasciando agli amici intimi un’epigrafe degna della sua verve comica «Non piangete amici, è tutto sonno arretrato».

Ogni intervento ha contribuito a ricomporre il difficile mosaico di una personalità brillante e complessa. L’attrice Elsa Martinelli ha preso la parola per testimoniare un’amicizia, ricordando quel ragazzo sportivo che giocava a tennis. «Walter era una persona colta che usava la cultura per divertire, non aveva bisogno di orpelli per far ridere. Non era un comico ma un commediante», dice Elsa. Le donne sono state una componente essenziale nella vita di Walter, il cui fascino ha sedotto personalità di spicco come Ava Gardner, Mina, Lucia Bosé. Da ognuna di loro è emerso un colore di Walter, non a caso è stato scelto di ascoltare le parole appassionate di Valeria Fabrizi dalle quali affiora la solitudine degli ultimi periodi dopo una vita fatta di voraci esperienze. Numerosi sono stati gli episodi ricordati da Enrico Vaime, a partire dal successo di quella Canzonissima del ’68 con Mina e Paolo Panelli. «Walter era il futuro dell’intrattenimento, aveva una grande padronanza della lingua italiana, parlava un inglese impeccabile, leggeva i giornali. Era un grande comunicatore, riusciva a incantare tutti, padroneggiava la scena e chi lo ascoltava. Riusciva a dilatare a suo piacimento i tempi della recitazione, lo faceva anche con il suo celebre sketch, il Sarchiapone», ricorda l’amabile Vaime, ammiratore di Chiari fin da ragazzino.

Sul versante privato e su quello pubblico, ‘l’animale da palcoscenico’ ha vissuto come spesso accade momenti difficili, uno fra tutti nel 1986 quando era a un passo dal ricevere la Coppa Volpi, assegnata poi a Carlo Delle Piane per il film Regalo di Natale di Pupi Avati. Dieci anni dopo il regista firmerà Festival, una pellicola ispirata alla vicenda di Chiari sulla mancata assegnazione dell’ambito premio. Dopo l’amara delusione arrivata dall’ambiente cinematografico, è stato l’amico Tatti Sanguineti a riscattarne l’immagine con una biografia in sette puntate per RAI. E’ Enzo Monteleone a ripetere oggi l’esperienza di un biopic televisivo di 100 minuti su Chiari con uno straordinario Alessio Boni nei panni di Walter per una produzione di Luca Barbaeschi, in dirittura d’arrivo per il mese di novembre.

L’appuntamento si è concluso con la proiezione di un estratto da I Motorizzati di Camillo Mastrocinque, film che ha visto uno sfolgorante ed elegante Attore brillare per la sua comicità raffinata e innovativa.

di Francesca Vantaggiato