Matrimoni e altri disastri è una commedia leggera e delicata che racconta le storie di uomini e donne che s’incrociano e si trovano nella nobile Firenze.
La protagonista indiscussa è Nanà (
Margherita Buy), quarantenne che gestisce una libreria assieme all’amica di sempre Benedetta (
Luciana Litizzetto). Appartenente ad una famiglia borghese
sui generis, Nanà se ne distanzia volentieri e conduce una fiera vita da single, in cui la solitudine la fa da padrona. Ma i suoi equilibri verranno a rompersi quando la sorella Beatrice (
Francesca Inaudi) decide di sposarsi.. ma, ad occuparsi dei preparativi per la cerimonia sarà proprio Nanà accompagnata dal futuro cognato Alessandro (
Fabio Volo). Quest’ultimo è un bigotto arrivista totalmente diverso da Nanà ma che, alla fine del film, si rivelerà essere il personaggio più sincero ed onesto della storia.
Non struggente, non brillante, non divertente. Semplicemente stereotipata e ripiena di personaggi che incarnano vizi e virtù dei nostri tempi. La Litizzetto è limitata e ordinata, ben lungi dai suoi tipici personaggi tanto chiassosi, ed interpreta la donna divorziata con adolescente a carico che non vuole assolutamente restar sola. Pur di realizzare questa sua ambizione potrebbe accontentarsi anche di un uomo con l’alito da sciacallo. Fabio Volo convince poco nei panni dell’innamorato che desidera il matrimonio e tanti pargoli (ma per l’addio al celibato indossa una maglietta con su scritto ‘Dead man walking’: molto Volo e poco personaggio). Convincente la Buy che conferisce a questa niente-più-che-carina-commedia un certo spessore, interpretando la single della situazione, senza isterici balzi d’umore e che, a guardare meglio, ricorda molto Maryl Streep in ‘Mamma mia’.
Una rappresentazione, a volte, poco coerente di storie e segreti nostrani che scorre, tira qualche risata ma annoia anche un po’. senza battute volgari o moralismi.. e, forse, è proprio questa una sua nota di merito.
di Francesca Casella