Stupisce, incolla alla poltrona, diverte la trasposizione cinematografica dell’eroe Ottocentesco nato dalla penna di Sir Arthur Conan Doyle. Poco fedele, è vero, ma certamente riuscita

Brillante, divertente, al cardiopalma: questo è molto altro è Sherlock Holmes, ultima fatica di Guy Ritchie, ex signor Madonna che, a quanto pare, ha solo giovato dalla separazione con la star più pagata dello showbiz, avendo sfornato praticamente un capolavoro dopo l’altro (Rockenrolla prima, Sherlock Holmes poi).

I fan delle avventure dell’investigatore di Scotland Yard sono avvisati: sullo schermo non comparirà il solito attempato  investigatore scozzese, bensì un uomo di mezza età aitante, affascinante, possente, ma tanto, tanto bizzarro, interpretato da un grande, geniale, incredibile Robert Downey Jr. Ma il suo aiutante, il saggio e indottrinato dottor Watson (qui un geniale Jude Law), è così, esattamente come l’abbiamo sempre immaginato.
Guy Ritchie è riuscito, dunque, nella sua ardua impresa: attualizzare un romanzo ormai lontano dalla nostra società contemporanea, cercando di rendere le avventure di Sherlock Holmes appetibili per un pubblico più giovane, più “attuale”, per nulla abituato alle vicende di uno squinternato investigatore, saccente, un pò ignorante, ma con un grande, grandissimo intuito.

Il nuovo film di Mr Ritchie è incalzante, con un montaggio sovrano che cadenza ogni singola scena d’azione, una sceneggiatura pressoché fedele all’originale per sarcasmo ed ironia ed una regia, ammettiamolo, da premio Oscar.
Ma il vero colpo di genio è stato quello di accoppiare per la prima volta sul grande schermo due tra gli attori più belli e di talento di Hollywood: Robert “Sherlock Holmes” Downey Jr e Jude “John Watson” Law, sembrano, infatti, più collaudati di quanto si immagini, più affiatati di una coppia innamorata.
E anche se dello Sherlock Holmes a cui ci siamo abituati poco ci rimane, altrettanto poco ci importa: quello che Ritchie ci presenta in questa inaspettatamente calda settimana natalizia è davvero un piccolo capolavoro.

di Luna Saracino