Il terzo film su Bridget a rischio a causa dell’insoddisfatto Hugh Grant

Bufera per il terzo capitolo di Bridget Jones. Negli ultimi giorni, Tim Bevan, co-presidente di Working Title Films, ha rilasciato un comunicato in cui nega che ci siano problemi: «Le voci che affermano che Hugh Grant sia uscito da Bridget Jones’s Baby non sono vere. Stiamo ancora lavorando allo script, per questo il ritardo nell’inizio delle riprese. Ma il film procede secondo i piani.» A quanto pare, infatti, Hugh Grant si è mostrato sufficientemente insoddisfatto a causa dello script da poter pensare di abbandonare il progetto. Di fatto, la lavorazione di Bridget Jones’s Baby – questo il nome del terzo film sulle (dis)avventure di Bridget – e diretta da Peter Cattaneo (Full Monty), è stata sospesa.

Le riprese del film sarebbero dovute iniziare a breve e, mentre alcune fonti sono certe del fallimento dell’impresa, altre sostengono che ormai tutto è pronto per iniziare. Ma quale sarebbe questa fantomatica trama talmente insoddisfacente da convincere Grant a rallentare i lavori? Lo stesso Colin Firth, un annetto fa, rivelò in un’intervista la macro-storia (che poi accomunerebbe tutt’e tre i film): «Posso dirvi che Bridget e Mark non riescono ad avere figli. Quindi lei commette l’errore di tornare da Daniel Cleaver – il personaggio interpretato, appunto, da Hugh Grant – abbastanza da rimanere incinta. Ma lui la lascia e lei rimane a piedi. Indovinate un po’ chi viene a salvarla?»

I primi due film sono stati tratti dai due libri di Helen Fielding, mentre il terzo ha una vera e propria trama originale. La Fielding sta lavorando, infatti, a un terzo libro, e nel frattempo ha completato lo script del terzo film assieme a David Nicholls, precisando: «non so se saranno la stessa cosa.»

Insomma, tutto è ancora da vedere.

Di Francesca Casella