Tredici nuovi episodi: una nuova era e una nuova sfida per la Galleria Velvet, tra intrighi amorosi e scelte per decidere del futuro della stessa
tornata la serie tv spagnola “Velvet”. La galleria dei negozi di lusso riapre per la seconda stagione. Dopo il successo in Spagna riapproda in Italia, trasmessa su Rai Uno dall’11 marzo scorso. Altri tredici lunghi episodi attendono il pubblico, di cui ha conquistato man mano le attenzioni. La prima puntata d’apertura di “Velvet 2” comincia mettendo in scena tutte le sue donne, sempre in moto e pronte a mettere in atto tutta la loro creatività ed astuzia pur di far trionfare la moda. Soprattutto la classe, la qualità e il talento del marchio Velvet. Per la galleria di negozi “è una nuova era”. Infatti il tono sembra più leggero, c’è una verve più comica, maggiori battute e meno tono drammatico, quasi da “giallo poliziesco” che aveva assunto nella prima serie. Ciò nondimeno, non mancano gli intrighi all’interno di Velvet, soprattutto quelli amorosi. Ma tutto è caratterizzato da musiche vivaci, brillanti, stile Anni Quaranta e Cinquanta. Sembra di sentire la colonna sonora di “Grease”. I vestiti, le pettinature, i colori dei tessuti di Clara Montesinos Martín (interpretata da Marta Hazas) sono quelli di Grease. Lei sembra incinta come Rizzo, ma è un falso allarme proprio come fu per l’altra. Ma per Velvet c’è soprattutto una nuova sfida da dover affrontare: risollevare la galleria investendo nella produzione di divise per hostess, riuscendo a dimostrare così che le hostess sono le migliori modelle e gli aerei le migliori vetrine per sfoggiare il lustro e il talento Velvet. Questa la situazione che ritrova, al ritorno dal viaggio di nozze, Alberto Marquez (Miguel Angel Silvestre), rampollo di famiglia che, nel finale della prima serie, aveva rinunciato al suo amore per Anna Ribera (Paula Echevarría) per salvare il grande magazzino di lusso. Aveva così sposato Cristina Otegui (Manuela Velasco), che gli poteva garantire le giuste risorse economiche per risollevare la galleria Velvet, in quanto figlia di un ricco imprenditore. Anna così, nel frattempo, ha una nuova relazione con Carlos (Peter Vives). I due sembrano, dunque, destinati a non essere più legati sentimentalmente: ma il destino prevede ancora molti intrighi per loro. Entrambi, d’altronde, sembrano gli unici veri protagonisti indiscussi della serie tv, i più carismatici in quanto i soli seriamente interessati al bene di Velvet. Il nome in inglese significa “velluto” e dunque il loro obiettivo è ridare lustro ai negozi della ditta per farli tornare al vecchio splendore, quello degno di un tessuto prestigioso quale il velluto appunto. Largo spazio ai giovani imprenditori, di famiglia ed acquisiti, pertanto nel neo colossal spagnolo. Ma non poteva mancare la nuova figura di un antagonista pericoloso a minare le sorti sia della Galleria che dei legami sentimentali dei protagonisti. Si tratta del fratello di Cristina, Enrique (Diego Martin), che acquista quote di azioni della Galleria medesima, mirando a diventarne il padrone assoluto. A lui non convince che la produzione di uniformi per hostess sia la formula vincente per ottenere attenzioni e prestigio nella moda. Idea discutibile, di certo però guasta tutto il fatto che agisca con una “politica aziendale” assolutamente diversa e non in linea rispetto a quella di Alberto e di Anna stessa. Enrique pensa solamente ed esclusivamente al controllo dell’azienda, non alla moda: è interessato unicamente al potere, che cerca di guadagnare anche con la corruzione, per avere un appoggio ulteriore a sua difesa. Mentre per Anna e gli altri deve di nuovo trionfare il messaggio che: “gli abiti Velvet sono pensati per donne bellissime, che sono circondate da uomini ricchi”, un prestigio acquisito che è un’eredità da difendere assolutamente ad ogni costo e con tutte le forze. Li preoccupa decisamente il fatto che “se la collezione andasse male la Galleria non si risolleverebbe più”. Un rischio che non intendono correre poiché non sopporterebbero un eventuale fallimento. Occorre rischiare il tutto per tutto, ma giocando in casa: nel senso di puntare e scommettere sulla qualità che ha sempre contraddistinto Velvet. Per “mantenere la dignità” di chi è orgoglioso di fare con passione la moda, investendo in questo campo le migliori energie, scegliendo i tessuti e le stoffe più sofisticati. Solamente questa strada può garantire una salvezza alla Galleria: delle hostess che sembrano delle regine dell’alta moda, perché “non vi sarebbe nessuna dignità nel fallimento di una ditta di abiti e di moda”.
E dunque tutto è pronto per iniziare ad adoperarsi per la creazione di questa nuova “collezione della speranza e del riscatto”, che garantisca il trionfo di questa “nuova era” per Velvet. Che sicuramente vedrà anche l’instaurarsi di nuovi intrighi amorosi, cui questo nuovo progetto e questa nuova sfida contribuiranno ad alimentare.
di Barbara Conti