Negli Stati Uniti l’associazione dei genitori si rivolge al Dipartimento di Giustizia per via delle scene di nudo e di sesso tra minorenni e i troppi riferimenti alla droga. E gli investitori pubblicitari si ritirano
Il Parent Television Council si è scagliato contro il serial Skins, remake americano andato in onda su MTV ispirato all’omonimo teen drama britannico di successo.
A far aizzare i genitori americani pare siano stati i contenuti oltraggiosi della serie, aggravati dalla presenza di minorenni come protagonisti. Il
PTC ha contato 42 riferimenti a droga e alcol nel primo episodio della serie, oltre alle scene di sesso, di masturbazione e di nudo al limite della pornografia. La serie sui liceali di Baltimora, dopo la prima del 17 gennaio, ha già scatenato l’ira del
PTC che si è rivolto direttamente al Dipartimento di Giustizia, al Senato e alla Commissione Giudiziaria.
«L’episodio includeva ogni tipo di turpiloquio, l’uso illegale di droga, attività illegali e contenuti sessuali. Inoltre, gli episodi futuri promettono molto più di questo» ha scritto il presidente del PTC Tim Winter. E dinanzi alle polemiche sollevate intorno alla serie tv, gli investitori iniziano a indietreggiare ritirando la pubblicità. Infatti, una prima azione del PTC contro Skins precedente al debutto della serie è stata quella di chiedere alle famiglie di boicottare i prodotti Taco Bell, i cui accordi pubblicitari prevedevano un’attività promozionale durante la prima puntata ma che alla fine ha optato per il ritiro del proprio brand. Secondo quanto riportato sul New York Times, anche alcuni dirigenti di Viacom si erano mostrati preoccupati dalla possibilità che Skins potesse violare la legge che protegge gli under 18, secondo la quale la pornografia infantile è qualsiasi atto sessuale che coinvolga un minore. Stando a quanto si legge sul comunicato ufficiale rilasciato da MTV: «Skins è una serie che affronta i problemi del mondo reale rivolgendosi ai ragazzi in modo sincero. Riguardiamo tutti i nostri show e lavoriamo a stretto contratto con i nostri produttori continuamente per assicurare ai nostri spettatori il rispetto delle leggi e delle norme comunitarie. Siamo fiduciosi che gli episodi di Skins non solo rispettano tutti gli obblighi giuridici applicabili, ma anche le nostre responsabilità nei confronti del pubblico».Brian Esley, il creatore della serie, ha dichiarato: «Ci interessa veramente ciò che succede ai giovani d’oggi, e non possiamo che trattare un argomento così delicato come l’adolescenza, nella maniera più realistica possibile. E’ una questione di rispetto». E nelle successive puntate sembra che Skins si spinga oltre: alla vicenda del diciassettenne Chris (Jesse Carere) che corre nudo in strada dopo aver assunto alcune pillole per combattere la sua disfunzione erettile, segue una scena lesbo interpretata da Tea (Sofia Black D’Elia). La stessa Sofia difende la serie dicendo che Skins racconta quello che fanno gli adolescenti.Nonostante le pesanti polemiche suscitate da Skins, il telefilm è stato seguito da oltre 3,3 milioni di telespettatori.
di Francesca Vantaggiato