Il grande freddo in un’inversione temporale: ultimi tre giorni insieme per un gruppo di ex universitari pronti forse ad affrontare la realtà adulta
I tre giorni del condor. Tutti insieme un’ultima volta prima che la vita adulta inizi davvero. Rituale emotivo propiziatorio per cinque amici, tre ragazzi e due ragazze, che hanno condiviso per gli infiniti avventurosi voraci anni dell’università, la stessa casa, la stessa cucina mal utilizzata, le feste, le gelosie, le relazioni, i tradimenti, gli esami, i traumi, i traguardi. Passato il weekend, barriera invisibile spalancata sul futuro, ognuno di loro approccerà ciò che sente prescritto, inevitabile, doveroso, desiderabile. Il trasferimento all’estero, il lavoro temporaneo, la scelta imprevista.
Dopo I primi della lista, racconto rocambolesco e generazionale di un gruppo di musicisti anni ’70 all’ombra di un ventilato colpo di stato, Roan Johnson, regista nato a Londra, cresciuto a Pisa, e residente nella Capitale, torna alla sua “meglio gioventù”, producendo tutto “in proprio”. Seguendo un percorso alternativo. Dopo aver conosciuto per un documentario la realtà universitaria pisana dei 2000, Johnson ha pensato di tradurre in fiction quell’ultimo periodo-limbo tra età dei banchi e salto nel buio della vita fuori dal bozzolo. Così è nato Fino a qui tutto bene, prodotto con la collaborazione a tutti i livelli (da quello artistico a quello auto-finanziato) degli autori, della troupe leggerissima e degli attori, Alessio Vassallo, Paolo Cioni, Silvia D’Amico, Guglielmo Favilla, Melissa Anna Bartolini, con l’amichevole partecipazione di Isabella Ragonese.
Presentato al Festival Internazionale del Film di Roma il film nella sezione Prospettive Italia, tessuto intorno alla culla dei venti-trent’anni anni (im)maturi, pregni di aspettative, di teorie esistenziali vicine alla prova del nove, di futuro già arrivato ma ignorato eppure pronto ad essere coltivato, distrutto, ricomposto, è un amarcort ironico e sentimentale. Una fotografia intenerita e problematica. Che svezza l’acerba apparente inconsistenza della mente e delle viscere, dei cuori intimiditi ma curiosi di un gruppo di bamboccioni che stanno per spiccare, imparare, ridisegnare il loro volo.
CAST
Regia di Roan Johnson
Con Alessio Vassallo, Silvia D’Amico, Anna Melissa Bartolini, Paolo Cioni, con la partecipazione amichevole di Isabella Ragonese
Italia 2014
Durata 80 minuti
di Sarah Panatta