Il mondo del cinema dice addio a Liz Taylor: l’attrice inglese si è spenta poche ore fa, nell’ospedale di Los Angeles in cui era ricoverata da mesi, all’età di 79 anni. Con lei se n’è andata forse l’ultima vera diva di Hollywood e anche uno dei personaggi più controversi della storia del cinema: è sicuramente un addio a una delle donne più belle di sempre, che ha incantato il mondo con i suoi occhi viola, all’attrice due volte premio Oscar (per il film di Daniel Mann Venere in Visione del 1960 e per Chi Ha Paura di Virginia Woolf, di Mike Nichols, del ’66), ma soprattutto alla protagonista indiscussa delle cronache rosa, che ha riempito le pagine dei tabloid con i suoi amori dissennati e i suoi otto matrimoni. Ma quello che davvero rimane di Liz Taylor è il ricordo della sua sfolgorante carriera: la bambina prodigio che esordì in There’s One Born Every Minute e che giunse al successo con Lassie, la raffinata interprete dei melodrammi degli anni Cinquanta (da Un Posto Al Sole a La Gatta Sul Tetto Che Scotta) e l’icona che recitò accanto ad alcuni degli attori più affascinanti di Hollywood (da Rock Hudson a James Dean, e ancora Paul Newman e Richard Burton, quest’ultimo conosciuto sul set di Cleopatra e diventato suo marito per ben due volte). Il cinema, che ha assorbito completamente la sua vita, non ha comunque impedito a Liz Taylor di dedicarsi agli altri: sono numerose le iniziative benefiche alle quali ha preso parte (da menzionare la sua partecipazione alle campagne contro l’AIDS) e verrà ricordata anche la sua leale amicizia con molte star sfortunate (famosa quella con Michael Jackson). Accanto a lei, per l’ultimo saluto, i suoi quattro figli: i due avuti dall’attore Micheal Wilding, la figlia frutto del matrimonio con il produttore Mike Todd e l’ultima, adottata insieme a Richard Burton.
di Lucia Gerbino