“Il social Network”, film liberamente tratto dalla vera storia di facebook è già record di incassi in USA

In pochi anni facebook, il più celebre e usato tra tutti social network è ora un film.

Alla sua prima uscita in America il film diretto da David Fincher (regista di Alien, Seven e Il Curioso caso di Benjamin Button),  scritto da West Wing e prodotto da Aaron Sorkin, ha avuto un successo stripitoso di pubblico arrivando a sfiorare il tetto di incasso di 23 millioni di dollari, ossia circa 14 millioni e mezzo di euro. “Il Social network” racconta la storia di come è nato e ha avuto successo facebook. I protagonisti della storia sono impersonati da star del livello di Jesse Eisenberg, famoso per aver interpretato il film “Curse il maleficio”, e Andrew Garfield, noto al pubblico per la sua performance nel film “L’altra donna del re” e indicato da molti come il prossimo protagonista de “L’Uomo Ragno” che uscirà nelle sale l’anno prossimo. Ricordiamo che tra gli attori c’è anche il pluripremiato cantante e ballerino Justin Timberlake. Wing, ha ripercorso la vita di facebook partendo da Harvard, dove, due studenti: Mark Zuckerberg, impersonato da Eisenberg, e il suo migliore amico Eduardo Saverin, interpretato da Grfield, hanno ideato e lanciato il sito fino al raggiungimento del successo planetario con 500 millioni di membri e un attivo finanziario multimiliardario. Il film ripercorre anche la fine dell’amicizia tra tra i “due padri” di facebook, e l’inizio della lunga disputa legale che i due hanno intrapreso, per avere il riconoscimento unico dell’idea e della messa a punto del geniale progetto. Ma i due ex amici, non sono i soli che vorebbero avere l’esclusiva del brevetto, altri tre studenti della prestigiosa università americana reclamano lo stesso diritto. Il successo de “Il social network” ha spinto al terzo posto, nella classifica dei film più visti in America, l’ultimo lavoro del celebre regista Oliver Stone: Wall Street: money Never Sleep,  che si è piazzato, contro ogni aspettativa,  solo al terzo posto.

di Valeria Marchetti