Racconti di verità, la cronaca e la guerra. Sono tante le scene di vita quotidiana, impresse con un click dai fotoreporter, in esposizione dallo scorso weekend
È in allestimento – presso il Museo di Roma in Trastevere – e ci resterà fino al 20 maggio: la mostra delle fotografie premiate nel 2012 dal World Press Photo (da 55 anni uno dei più importanti riconoscimenti nell’ambito del fotogiornalismo). Tra le tante immagini anche quella arrivata prima, dello spagnolo Samuel Aranda, che ritrae una donna che tiene tra le braccia un parente ferito. L’immagine, scattata in una moschea della capitale yemenita Sanaa, è stata scattata durante le proteste contro il presidente Saleh nell’ottobre dello scorso anno. «L’immagine illustra il coraggio di questa gente che osa scendere per strada per protestare contro il regime e mette a rischio tutto. Si tratta di una foto profondamente iconica, in cui è preponderante l’elemento della sofferenza umana e allo stesso tempo della compassione», aveva commentato – in occasione della premiazione – il presidente della giuria Aidan Sullivan.
Più di 101.25 sono stati gli scatti, inviati nel 2011 da 5.247 fotografi professionisti appartenenti a 124 diverse nazionalità, fra cui scegliere
di Valentina Galleri