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C/O Berlin inaugura la mostra Subway, il progetto di scatti urbani firmato Bruce Davidson

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C/O Berlin inaugura la mostra Subway, il progetto di scatti urbani firmato Bruce Davidson

Bestialità e bellezza si mescolano negli scatti metropolitani di Davidson, uno sguardo interessato ai ritratti urbani sempre alla ricerca dell’attimo

Venerdì 17 marzo il C/O Berlin ha inaugurato la mostra dedicata agli scatti metropolitani di Bruce Davidson intitolati Subway. Subway è un progetto risalente agli anni ’80, è una raccolta di ritratti collezionati da Davidson nella metropolitana newyorchese dove “ciò che è meraviglioso appare bestiale e ciò che è bestiale sembra meraviglioso”. Prima di introdurvi alla mostra ci concediamo una brevissima digressione per presentarvi il luogo della mostra.

Il C/O Berlin sorge nel Royal Post Office (Postfuhramt), un edificio dai mattoni rossi che un tempo era il deposito dei carri postali costruito alla fine del XIX secolo dall’architetto Carl Schwatlo. Situato a Mitte a due passi dallo storico Tacheles – una galleria d’arte gestita da un collettivo artistico che agli inizi degli anni ’90 occupò l’ex magazzino trasformandolo nella sua forma attuale – il C/O Berlin ha il merito di aver ridato un’anima a un palazzo ampiamente danneggiato durante gli anni del secondo conflitto mondiale e, successivamente, poco utilizzato. La sua nascita risale al 2000, quando un gruppo di creativi composto dal fotografo Stephan Erfurt, dal designer Marc Naroska e dall’architetto Ingo Potdal ha trasformato l’abbandonato deposito in un luogo dedicato alla fotografia e, riprendendo nella denominazione il senso dell’abbreviazione postale ‘care of’, il C/O – International Forum for Visual Dialogues si è posto come obiettivo aggiuntivo quello di ‘taking care of’ dell’arte.

Nello spirito di tutela e divulgazione artistica ha avuto luogo l’opening della mostra, a cui ha presenziato  l’editore e fotografo statunitense John G. Morris – un’intelligenza vivace classe 1916. Morris è colui che durante la Seconda Guerra Mondiale garantì la pubblicaziona delle famose foto di Robert Capa sullo sbarco in Normandia e il cui nome è indissolubilmente legato all’Agenzia Magnum di cui fu Executive Editor e che fu fondata, tra gli altri, da Henri Cartier-Bresson. Davidson conobbe Bresson a Parigi, ne accolse i consigli e, in seguito, divenne suo collega presso la Magnum.

Per la prima volta nella capitale tedesca, 47 scatti della serie Subway sono stati presentati al pubblico del C/O Berlin, 47 scatti che sprigionano tutta la ferocia e la bellezza dei volti incastonati in quelle sporche prigioni mobili dei primi anni ‘80. Com’è la vita in una metropoli e chi la popola ogni giorno? Il mondo sotterraneo della Grande Mela viene catturato dai colori vibranti di Davidson, sempre attento a ‘non rubare’ lo scatto: i suoi soggetti, ‘animali urbani’ in attesa di raggiungere i luoghi della propria quotidianità, sono davanti all’obiettivo – spesso grandangolare – a volte in posa, altre ritrosi e altre ancora noncuranti dell’istante ceduto al fotografo. Donne anziane imbellettate, o giovani e leggiadre in attesa di un treno – o di un’occasione – ragazzi dalla violenza facile o dall’esistenza difficile, uomini assorbiti dai propri affari, il microcosmo colorato incontrato nella sporca metropolitana dalle carrozze imbrattate diventa una metafora della società newyorchese, fatta di brutture ma anche di tanta umanità e speranze. Il fotografo instaura con loro un rapporto dialogico, accompagna i suoi passeggeri negli spostamenti urbani per metterne a nudo, nella concentrazione di un attimo, la dignità e la vitalità, riuscendo a creare una relazione di contrasto con la disumanità dei luoghi. Un ruolo fondamentale è giocato dall’enfatizzazione del colore e dall’uso del flash, espedienti tecnici tesi a disegnare l’atmosfera e a sviscerare l’essenza del soggetto nella sua intensità. Se vi capita di andare a Berlino, non perdete l’occasione di vedere questi scatti, in mostra fino al 20 maggio.

di Francesca Vantaggiato