Sono in 5.400 gli immigrati

Lampedusa è congestionata dopo gli sbarchi degli immigrati che ora sfiorano quota 5.400, cento in meno dei residenti. Sono per la maggior parte tunisini ed egiziani, giovani uomini, poche donne e bambini: sognano un futuro nei Paesi europei.

Per ora duemila sono ammassati a cielo aperto, avvolti nei cartoni e nei sacchi della spazzatura, mentre fuori piove; va meglio ad altri duemila che sono ammucchiati nel Centro di Accoglienza fra 800 brande e tanti angoli sporchi. È la sporcizia quella che si percepisce, tanto che i carabinieri, oltre a caschi e giubbotti rinforzati, indossano anche guanti e mascherine.

Il sindaco di Lampedusa, Dino De Rubeis, si oppone fortemente alle tendopoli che sono arrivate sull’isola. Interviene a tal proposito il ministro Alfano che, da Agrigento, propone di svuotare Lampedusa con 500 immigrati al giorno grazie ad un piano di accoglienza che interesserebbe tutta l’Italia: ogni regione dovrebbe accogliere 250 sfollati. Per ora la prima regione ad essersi resa disponibile è la Toscana, seguita dalla Calabria.

La vera preoccupazione degli isolani è il turismo, unica risorsa di Lampedusa. Le prenotazioni di Pasqua sono oramai perdute e gli alberghi sono strapieni di poliziotti e di giornalisti. Anche un laboratorio veterinario è stato invaso dai tunisini, come racconta una professoressa di matematica che collabora con il Wwf: “Hanno rubato la cassa con duecento euro e sono spariti anestetici, droghe, bisturi che possono diventare armi”, questa la denuncia ai carabinieri.

Tuttavia la situazione al momento è pacifica. Gli immigrati desiderano la realizzazione dei propri sogni di una nuova vita migliore in Italia o nel resto d’Europa e anche gli isolani si sono dimostrati un popolo giustamente preoccupato per l’enorme affluenza di persone, ma anche comprensivo, distribuendo viveri e vestiti puliti. Ma la tensione è percepibile e tutto rischia di degenerare se non si interviene celermente.

Per sfollare l’isola arriverà la nave San Marco della Marina Militare che potrà imbarcare un numero significativo di immigrati, mentre si stringono accordi con i governatori delle varie regioni d’Italia, dopo che a Lampedusa nel giorno dei festeggiamenti dell’Unità di Italia era stata tenuta la bandiera a mezz’asta in segno di protesta.

di Ilaria Eleuteri