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Mars 500: la simulazione del viaggio su Marte

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Mars 500: la simulazione del viaggio su Marte

MarteAnche un astronauta italiano nel team della spedizione

 

Un astronauta italiano già si prepara per andare su Marte. La sua è una spedizione simulata, dato che il vero viaggio è ancora lontano. E’ un ingegnere e si chiama Diego Urbina, 27 anni. Per 520 giorni, ossia un anno e mezzo vivrà insieme ad un francese, tre russi e un cinese dentro un’astronave che riproduce nei dettagli una potenziale vita su Marte, quindi atmosfera, luce, temperatura e pressione marziana.

La missione che vede impegnata l’Agenzia spaziale europea, insieme ad altre 13 agenzie spaziali, compresa quella italiana, si chiama “Strategia globale di esplorazione dello spazio”.

Prepararsi a questa missione è stata dura: per far sì che l’astronauta italiano passasse le selezioni sono occorse lezioni teoriche, prove di survivor nei boschi, simulazioni di incidenti e compagni incoscienti.

Anche da un punto di vista psicologico i contraccolpi di una simulazione così lunga non sono pochi: nell’ambiente “marziano” i sei devono interagire solo tra loro per poter superare mille difficoltà. Devono essere estremamente autonomi e contare solo sulle proprie risorse, spiega la psicologa dell’Enea Denise Ferravante. Lo stress da isolamento non incide solo sull’umore, ma anche sulle capacità cognitive: con la solitudine aumenta la difficoltà a ricordare le cose da fare, così come la capacità di agire velocemente nelle emergenze.

Per ovviare a queste difficoltà sono state prese delle contromisure. I volontari di Mars 500, questo il nome del veicolo marziano situato in un bunker nei pressi di Mosca, hanno trovato nell’astronave simulata dei piccoli regali lasciati lì dai familiari. Per ora, considerando che la missione è iniziata a febbraio e terminerà a novembre, i risultati sembrano buoni dato che gli astronauti non hanno perso capacità nell’affrontare problemi pratici che vengono introdotti nella lunga simulazione.

Diego Urbina, anche se non sarà il primo uomo a mettere piede su Marte, ha le idee chiare: “Quando partirà il primo volo per Marte, potrò pensare che ho contribuito a renderlo possibile. Spero solo di arrivare a vederlo”.

 

di Ilaria Eleuteri

Svevo Ruggeri
Svevo Ruggeri
Direttore, Editore e Proprietario di Eclipse Magazine
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