pornplacevr
pornplaybb.com siteripdownload.com 1siterip.com
I viaggi di Gulliver. Fantastici, in 3D e al cinema
Febbraio 4, 2011
Per sorridere sui dubbi sul matrimonio, ma non solo…
Febbraio 4, 2011
Show all

Another Year

manifesto_anotherYearMike Leigh ci regala un anno d’amore

Le fondamenta del suo stile sono radicate nell’improvvisazione. Tutto prende spunto da un’idea che, radicata nella mente, inizia ad acquistare peso ma che non si rivela in alcun modo ai protagonisti fino al momento opportuno. Gli attori si piegano docilmente a un iter intimo ed esclusivo, aspettando d’incrociare la strada con compagni di viaggio fino a quel momento sconosciuti. C’è una sola regola da rispettare: uscire dal personaggio prima di iniziare qualsiasi esplorazione. Tutto questo, e molto di più, è il cinema di Mike Leigh, caratterizzato da una fascinazione incontrollabile per le piccole vicende del quotidiano, dietro le quali si cela un infinito spettro di emozioni e debolezze. Uno stile che, pur ripetendosi quasi costantemente da Secrets & Lies a oggi, non rinnega in alcun modo verità e realtà.

Il risultato è un profondo calore, una riconoscibilità universale che unisce lo spettatore a una per lo più sconosciuta working class britannica. Ed è sempre seguendo il ritmo naturale della vita che Mike Leigh approda ad Another Year, un altro racconto del “focolare” scandito dallo scorrere delle stagioni e composto da un’umanità varia che, arrivata all’età di mezzo, si trova a dover affrontare solitudine, rimpianti e nuove speranze per il futuro. Evitando dilatazioni spaziali, Leigh circoscrive il suo personale palcoscenico tra le protettive mura della casa londinese di Tom e Gerri, geologo lui e professionista lei, pronti ad accogliere una variegata compagnia di amici “frastornati” e “frastornanti” come degli amorevoli genitori. La solidità della loro unione quasi quarantennale, l’armoniosa danza che li unisce in una comunione di azioni e sentimenti, costituiscono una fonte d’ispirazione per gli intimi avventori della loro quotidianità domestica. Una fotografia famigliare cui ambire con disperata bramosia o con feroce rimpianto, ma sempre con la dolorosa certezza di non farne completamente parte. Gli amici Mary, Ken, Joe e Ronnie popolano le stanze emotive di Tom e Gerri, riposano all’ombra del giardino, mettono in scena la propria inadeguatezza seduti intorno al tavolo della cucina con una tazza di te bollente tra le mani; gesti normali, plausibili, reali che cesellano il passaggio di personaggi forti della loro riconoscibilità. Ipnotizzatore e seduttore con la stupefacente normalità della sua narrazione, Leigh costruisce in questo modo un’amorevole discussione con lo spettatore, lasciando che il cinema della pazienza e dell’ascolto faccia il resto.

 

Di Tiziana Morganti

 

{joomplu:1477}{joomplu:1478}{joomplu:1479}{joomplu:1480}{joomplu:1481}{joomplu:1482}