Uno spazio recuperato e rivitalizzato
Cenacolo letterario dell’Accademia dei Trasformati e punto di riferimento culturale del quartiere, la villa di Scipione Ammirato – umanista leccese del ‘500 – è oggi Ammirato Culture House, casa collettiva fedele nell’intento al suo fondatore. ACH ha presentato all’interno dell’Italia Wave I Trasformati, una combinazione di workshop, musica e incontri curati dal gruppo di lavoro multidisciplinare Musagetes con il coordinamento artistico di Loop House. Scipione Ammirato è diventata, nel corso di un laborioso anno di attività organizzative, una casa polifunzionale comune – o una ‘hub’, per dirla alla maniera inglese – dove l’arte è lo snodo principale attraverso cui passano i cambiamenti in atto. Il Salento è la terra d’elezione, spogliata dai luoghi comuni che la vedono dominata da tre dei quattro elementi fondamentali. Presso l’ACH il Sud del Sud accoglie l’arte e produce cultura, la sceglie come interlocutore prediletto per interrogarsi sui processi in atto e la sostiene favorendo lo scambio esperienziale. L’approccio privilegiato è quello partecipativo e collaborativo e l’ecosostenibilità è la parola d’ordine dell’organizzazione lavorativa. Con l’aiuto di architetti, artisti, designers, ecologisti e operatori culturali, in dieci giorni (7-17 luglio) lo Scipione Ammirato è stato ripensato in chiave sostenibile, energeticamente autosufficiente grazie al fotovoltaico e impreziosito dal design del riciclo.
Il 15 luglio, rientrando nel palinsesto dell’Italia Wave Love Festival 2011, all’ora del tramonto si è esibito su una delle terrazze dell’ACH Oh Petroleum in full band. «Intingo le mani nel mio Petrolio, Oh Petroleum; sono scuri, spessi, lisci li stendo senza sosta con le mie mani diventano lunghissimi raccontano tutto racchiudono la memoria, le visioni, i fantasmi, la voce degli animali», verseggia Maurizio Vierucci, cantautore brindisino e ideatore del progetto Oh Petroleum. Imbevuto di influenze lontane nel tempo e nello spazio, il rock di Oh Petroleum scava a fondo fino a sfiorare il cuore nero dell’anima. E mentre il sole usciva di scena, la band di Oh Petroleum (Davide Niccoli alla batteria, Angelo Scalas al basso, Enrico Martello alla chitarra) ha sprigionato nell’etere leccese le note oniriche e malinconiche di quei paesaggi della mente percorsi in solitario dal frontman salentino.
Lo stupore e il coinvolgimento di chi ha assistito al prodigio di uno spazio recuperato e rivitalizzato dalla solerte macchina culturale è l’espressione di un bisogno finalmente appagato. Alcuni intraprendenti si sono inerpicati sulle scale strette e buie per osservare da vicino il volteggiare libero dei suoni di Oh Petroleum, altri sono rimasti a guardare lo spettacolo nella cornice pensata per i passanti. Incredibile la presenza a ritmo di rock di giovani e anziani sui balconi dei palazzi limitrofi, attirati senza possibilità di resistenza dal richiamo irresistibile che si consumava davanti ai loro occhi. Non c’è dubbio, in Puglia qualcosa si muove, e l’operato di Ammirato Culture House ne è la prova vivente.
di Francesca Vantaggiato