Applausi per gli ospiti, Eros Ramazzotti ed Ezio Bosso. I migliori in gara sono Elio e gli Zero Assoluto
Dopo la partenza “morbida”, la seconda serata di Sanremo 2016 si apre con la sfida tra le nuove proposte: Chiara Dello Iacovo, Cecile, Irama ed Ermal Meta. A passare il turno sono la Dello Iacovo, con la divertente Introverso, ed Ermal Meta con Odio le favole. I duelli, però, impediscono a una bella canzone di proseguire la gara: al posto di Meta, avrebbe potuto esserci Cecile, che con N.E.G.R.A. porta al festival una canzone sincera e provocatoria sull’orgoglio razziale, ma soprattutto bella. Della talentuosa cantante 21enne sentiremo parlare anche dopo Sanremo.
Ricomincia la gara dei big: Dolcenera (Ora o mai più), Clementino (Quando sono lontano), Patty Pravo (Cieli immensi), Valerio Scanu (Finalmente piove), Francesca Michielin (Nessun grado si separazione), Elio e le Storie Tese (Vincere l’odio), Alessio Bernabei (Noi siamo infinito), Neffa (Sogni e nostalgia), Annalisa (Il diluvio universale) e gli Zero Assoluto (Di me e di te).
Ad eccezione di Patty Pravo, la cui malinconica Cieli immensi viene accolta meritatamente da uno scroscio di applausi, sono solo due i brani che risvegliano la gara: Vincere l’odio di Elio e le Storie Tese e Di me e di te degli Zero Assoluto. Gli “Elii” sbeffeggiano il festival con un pot-pourri di stili sanremesi: aprono l’esibizione in pieno stile Tony Dallara e chiudono con un finale operistico citando (sarcasticamente?) Il Volo. Il messaggio subliminale sembra essere: dare a Sanremo quello che piace a Sanremo. Nonostante l’assenza di Rocco Tanica, impegnato in sala stampa come inviato del festival, Elio e la sua band regalano una performance memorabile: il divertissement melodico degli arrangiamenti e un testo volutamente sgrammaticato (pieno di figure retoriche!), sono gli ingredienti che fanno esplodere il pubblico al termine dell’esibizione. Di me e di te degli Zero Assoluto si candida a diventare il tormentone radiofonico di questo Sanremo: una canzone d’amore scritta alla loro maniera, tanto semplice quanto gradevole dal punto di vista ritmico-melodico.
Le altre esibizioni sono quasi tutte senza infamia e senza lode, alcune più deludenti di altre: Valerio Scanu porta una bella canzone scritta da Fabrizio Moro, Finalmente piove, ma poco adatta alla sua voce; il brano Annalisa, Il diluvio universale, ricorda (anche troppo) Sei bellissima di Loredana Berté; su Noi siamo infinito di Bernabei è già polemica in rete a causa della somiglianza con la hit di Ariana Grande, One last time.
Carlo Conti sceglie bene gli ospiti della seconda serata: Eros Ramazzotti regala un medley che ripercorre i suoi trent’anni di carriera, il pubblico è in piedi per quasi tutta la durata dell’esibizione e canta insieme a lui i suoi maggiori successi da Terra Promessa (brano che gli regalò la vittoria nelle Nuove Proposte di Sanremo nel lontano 1984), fino alla recentissima Rosa nata ieri. Commozione per Ezio Bosso: lo straordinario pianista italiano, affetto da SLA, regala una splendida esecuzione del brano Following a bird che conquista la standing ovation del pubblico. Tra gli ospiti internazionali anche la cantautrice inglese Ellie Goulding.
Dei tre “valletti” di Carlo Conti, la regina della serata è sempre Virginia Raffaele: questa volta è Carla Fracci il personaggio che affianca il conduttore durante la puntata. Gli altri intermezzi dello show sono tutti gradevoli: dalla performance acrobatica del quartetto Salut Salon, alla chiacchierata di Carlo Conti con l’attrice Nicole Kidman. L’intervista doppia tra Nino Frassica e Gabriel Garko strappa al pubblico più di una risata.
Elio e le Storie Tese e Patty Pravo sono gli unici a superare un televoto dominato, ancora una volta, dai giovani dei talent: Clementino, Annalisa, Valerio Scanu e Francesca Michielin. Restano fuori gli Zero Assoluto (il pubblico in sala fischia il risultato del televoto) insieme a Neffa e Dolcenera. Stessa sorte per l’ex leader dei Dear Jack, Alessio Bernabei: la sfida nella sfida, tra il cantante e la sua ex band, è per ora in parità, con un pubblico che ha dimostrato di non gradire nessuno dei due brani in gara.
di Lucia Gerbino