Scritto dalla mente geniale di
Filippo Luciano Santaniello,
Bloody Sin, ambientato tra un passato inquisitorio e un presente non meno inquietante, racconta le vicende di una troupe americana che si trasferisce in Italia per realizzare un piccante servizio erotico. Quando la troupe scoprirà che i luoghi delle riprese sono situati proprio dove secoli prima l’Inquisizione “metteva in scena” i suoi efferati omicidi e le sue truculente torture sarà (forse) troppo tardi…
Cristopharo ama esplorare nei meandri della psiche umana, alla ricerca delle più recondite paure dell’uomo e, come ogni regista
horror che si rispetti, si trova perfettamente a suo agio nel raccontare con un certo sadico cinismo i dolori e le contraddizioni della nostra realtà.
Ad intraprendere questo inquietante e bizzarro viaggio chiamato
Bloody Sin un ricco cast (di cui il regista si dichiara più che soddisfatto) di attori affermati ed esordienti: una splendida bellezza senza tempo come quella di
Maria Rosaria Omaggio sarà affiancata, sullo schermo, da
Elda Alvigini,
Lorenzo Balducci e un giovanissimo
Andrea Kieman (già Andrea Maj Beretta), nonchè dal giovane talento
Dallas Walker e da un folto cast di donne bellissime, attraenti e accattivanti come
Nancy de Lucia,
Clio Evans e
Roberta Gemma. Impossibile non notare la presenza della pornostar
Roberta Gemma, che nel film di Domiziano Cristopharo è parte integrante di un cast di tutto rispetto ed interpreta un ruolo diverso dal solito, assolutamente attoriale, in cui il suo personaggio, così naturalmente sensuale, nel corso del film si trova ad affrontare un’ incredibile svolta drammatica.
Il personaggio interpretato da
Elda Alvigini, conosciuta ai più per aver interpretato la preside Stefania Masetti nella serie tv italiana di successo
I Cesaroni, che in una scena sconvolgente del film (in cui il microfonista sviene per davvero sul set) castra
Andrea Kieman (Lele in
Amore 14 di Federico Moccia) durante un rapporto incestuoso, rappresenta simbolicamente, e non solo, un potentissimo attacco al sistema.
Bloody Sin incarna, inoltre, una sorta di svolta quasi radicale per buona parte degli attori che vi hanno recitato e che hanno deciso, con
Domiziano Cristopharo, di affrontare un film così estremo come questo, tanto per i contenuti e le tematiche affrontate quanto per l’estrema visività della messinscena, così cara allo stesso Domiziano: vi basterà sapere che Elda Alvigini, Andrea Kieman e Lorenzo Balducci appariranno per la prima volta sul grande schermo in un nudo integrale.
Come
The Museum of Wonders, anche
Bloody Sin passa nelle mani di
Filmon Aggujaro, già vincitore del Nastro d’Argento con
Sputnik 5 nel 2009: connubio, questo, che rappresenta una svolta importante nel cinema italiano e, ci auguriamo, il primo passo verso qualcosa di veramente grande.
di Luna Saracino
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