Avviene a Messina. Aperta un’inchiesta sulla vicenda
È accaduto a Messina nel reparto di rianimazione del Policlinico. Sono state trovate larve di moscerino nel naso e sul volto di un malato. Si tratta di un paziente di 55 anni, ricoverato da due mesi per un’emorragia celebrale causata da un aneurisma.
A denunciare il fatto è la moglie del malato, Maria Napoli. “Avevo chiesto insieme a mia figlia di coprire con una garza il naso e la bocca di mio marito per evitare che questi insetti deponessero uova o si appoggiassero su di lui ma siamo state quasi derise – ha spiegato la donna – Poi ieri sui peli interni del naso abbiamo notato le larve. È stata una scena agghiacciante, mio marito sembrava un morto. A quel punto abbiamo chiamato la polizia che subito ieri pomeriggio è intervenuta”.
La moglie indignata ha chiamato i giornalisti. Sul caso è intervenuto anche Ignazio Marino, presidente della Commissione d’inchiesta sul Servizio Sanitario Nazionale che ha chiesto ai Nas di avviare un’inchiesta sull’accaduto. “Sono allibito da quanto accaduto a Messina – ha detto Marino – Ho già chiesto ai carabinieri del Nas in servizio presso la Commissione d’inchiesta di avviare una istruttoria. Questo caso è di una gravità inaudita, perché non solo certifica uno stato di abbandono del paziente anche nella più semplice assistenza dell’igiene del corpo, ma è la evidente conseguenza di un degrado da accertare al più presto”.
Intanto la moglie chiede giustizia perché sostiene che nell’ospedale ci siano condizioni di vita da terzo mondo. Inoltre hanno notato un altro moscerino nella sala dove sono ricoverati i pazienti. Sul caso è intervenuto il direttore dell’Unità operativa, il professor Sinardi, che ha affermato di aver tolto le larve dal naso del paziente e di averlo fatto visitare da un otorino.
di Ilaria Eleuteri