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L'ombra del falco

Lombra_del_falco_-_Pierluigi_Porazzi_-_MarsilioRecensione del romanzo di debutto di Pierluigi Porazzi

Non è una storia di ordinaria follia, né tanto meno un racconto horror in cui l’elemento paranormale prende il sopravvento sulla cruda realtà.

Si tratta di un thriller in cui la “mostruosità” umana si mescola in maniera prepotente alla normale routine di una tranquilla cittadina della provincia friulana. L’ombra del falco, edito da Marsilio, è il thriller di debutto di Pierluigi Porazzi, giovane pubblicista residente in Friuli già conosciuto per aver curato dei brevi racconti pubblicati su diverse riviste letterarie, antologie nonché nella raccolta “La sindrome dello scorpione” edita da Campanotto Editore.  Il suo primo romanzo si macchia di una crudeltà che potrebbe tranquillamente essere traslata cinematograficamente: i personaggi, i luoghi posseggono delle caratterizzazioni tali da intrufolarsi nella mente creando suggestive immagini che fungono da supporto alla lettura. Già il titolo, se ben interpretato, riesce a fornire un assaggio di quello che poi sarà il retrogusto dell’opera: alla sola vista dell’ombra del rapace infatti, le piccole creature che ne sono prede si immobilizzano senza avere la capacità di reagire e senza nemmeno provare a fuggire. Pur trattandosi di cuccioli appena venuti al mondo, questi già sanno di non poter fare nulla contro la ferocia del falco poichè questa informazione è ereditata, è già impressa nel loro codice genetico. Allo stesso modo l’ombra di un predatore umano sconvolge un’intera comunità da quando il cadavere di una ragazza viene ritrovato all’interno di una discarica: non si tratta solamente di un corpo senza vita, ma dell’opera di un vero e proprio esperto macellaio. Da quel momento sarà un crescendo di efferati omicidi che richiameranno in scena anche una vecchia gloria: l’agente Alex Nero che tornerà in servizio perché direttamente sfidato dall’assassino. Inizialmente il romanzo può erroneamente apparire come una copia già letta e riletta dei thriller americani. Tuttavia man mano che si scorrono le pagine fuoriesce sempre più l’anima imprevedibile di una storia data per banale. I continui colpi di scena, gli intrecci sempre più fitti, la trama d’improvviso inattesa e avvincente sono elementi che prendono piede con l’intensificarsi del ritmo di lettura. E anche alla fine, quando ormai l’identità del serial killer appare come un dato di fatto, ecco un nuovo ribaltone che cambia ulteriormente sapore al racconto. Fondamentali inoltre i molteplici indizi sparsi non casualmente lungo le pagine del romanzo ai quali inizialmente non si da peso ma che successivamente assumono una posizione perfetta all’interno di questo tortuoso mosaico. La voce narrante del romanzo non appartiene a nessuno dei personaggi: si tratta di una voce esterna indispensabile al fine di fornire una lettura oggettiva e non pregiudicante di tutti i protagonisti che ruotano all’interno del libro. Il debutto di Pierluigi Porazzi dunque è segnato non solo da una storia ricca di suspance e per nulla banale, ma l’autore riesce a descrivere attraverso una scrittura snella e appuntita, la deformazione intrinseca di una società malata: una società che cela le proprie depravazioni dietro una spessa coltre di normalità.

Titolo: L’ombra del falco
Autore: Pierluigi Porazzi
Editore: Marsilio
Anno: 2010
Pagine: 287

di Maria Elisabetta Filod’oro

Svevo Ruggeri
Svevo Ruggeri
Direttore, Editore e Proprietario di Eclipse Magazine