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Richard Wright, the Quiet Pink Floyd

richard_wrightSi è spento il genio sereno della celebre band inglese

 

Aveva 65 anni compiuti da poco, un’aria placida e serena. A volte sembrava distaccato dalla realtà che la sorte gli aveva assegnato, ossia quella di rockstar assoluta.

Richard Wright era il tastierista dei Pink Floyd, la band tra le più conosciute e che ha venduto oltre 200 milioni di dischi nel mondo. Si è spento per un male incurabile, improvviso e fulminante, ieri 15 settembre 2008, come comunicato dalla famiglia.

Nel 1965 è stato il fondatore dei Pink Floyd insieme ad alcuni compagni di college: Roger Waters, Nick Mason e Syd Barrett che venne prima affiancato e poi sostituito da David Gilmour.

Richard Wright è stato un tastierista atipico, non soltanto per la sua immagine di antidivo, ma anche per la ricerca e la sperimentazione di sonorità del tutto nuove nel panorama musicale dell’epoca.

Solo con la sua dedizione e il suo estro è riuscito a creare quello che ormai definiamo “classico” suono della band psichedelica inglese, ma che tuttavia nulla ha mai avuto in comunione con il “già ascoltato”. Brani quali The Great Gig In The Sky e Us And Them e On the Run nel disco del 1973 The Dark Side Of The Moon, che lo vedono come autore, sono solo un esempio della qualità del suono che arrivò a produrre. E come scordare la nota singola ripetitiva dell’inizio di Echoes che pian piano si compenetra con l’avvento della chitarra di Gilmour per poi giungere alla fine del brano ad uno scambio di “botta e risposta” quieto e delicato…

Si è molto parlato e a ragione della creatività di Waters nell’ambito pinkfloydiano, tuttavia non è assolutamente da sottovalutare l’asse Gilmour – Wright che spesso fraseggia in modi sempre nuovi e coinvolgenti. Alla sopra citata Echoes come non contrapporre l’overture di Shine on you crazy diamond, quando su quel letto di note che il nostro Wright struttura come atmosfera surreale si stagliano quelle liquide e lente della chitarra di Gilmour… per citare solo alcuni esempi tra i più conosciuti. Sodalizio artistico ed affettivo che li ha portati a suonare insieme e ad essere amici per 40 anni, comprese le ultime fatiche nel 2006 con il disco e tour mondiale On An Island di David Gilmour, cui Richard Wright partecipò attivamente sia nell’ideazione che nelle date live.

Con Richard Wright se ne va un genio della musica, un compositore eccellente, una persona gentile e riservata, il Quiet Pink Floyd insostituibile per i fans, per la critica, e per gli equilibri artistici di quei 3 superstiti che con lui cambiarono il concetto di rock trasformandolo in psichedelico, che è sinomimo, nel loro caso, di emozione ed incanto.

di Svevo Ruggeri

 

Svevo Ruggeri
Svevo Ruggeri
Direttore, Editore e Proprietario di Eclipse Magazine