Fave dei morti e Ossa dei morti: la tavola si prepara per accogliere la festività dei morti
Tradizione vuole che in Europa e soprattutto in Italia, per la commemorazione dei defunti si preparino dolci particolari, utilizzando ingredienti semplici come farina, uova, zucchero, mandorle finemente triturate o talvolta anche cioccolato, marmellata e frutta candita.
Ancora oggi in alcuni paesi d’Italia la notte tra il primo e il 2 novembre, si pongono i dolcetti su tavole imbandite: sicuri che verranno frequentate dai propri defunti.
Le
Fave dei Morti sono dei dolci tipici del Lazio, delle Marche e dell’Emilia Romagna. Si preparano con mandorle sbucciate (100 g) e pestate con lo zucchero (100 g). Si aggiunge poi la farina (200 g), il burro (30 g), un uovo e la scorza grattugiata di un limone. Si lavora l’impasto fino ad ottenere una pasta morbida e si modella a forma di piccole fave. Su una teglia da forno imburrata, si dispongono i dolcetti e si spolverizzano con la farina. Si spennellano infine con il tuorlo d’uovo e vengono cotti in forno per circa 20 minuti a 160°.
Le
Ossa dei morti invece è una tipica ricetta milanese che ha diverse varianti a seconda delle regioni italiane. Questi dolcetti si chiamano così perché la loro forma e la loro consistenza una volta cotti, ricordano quelle delle ossa. In
Sicilia si preparano mescolando 200 gr di mandorle o nocciole triturate finemente con 200 gr di zucchero e altrettanti di farina. Si aggiungono 4 chiodi di garofano ridotti in polvere. A questo composto si aggiunge un albume montato a neve ben ferma, a filo poi si aggiunge del marsala fino a quando il composto non risulta essere omogeneo. Si stende la pasta con il matterello e si taglia a strisce, modellando il composto a forma di ossa. Si dispongono le ossa dei morti su una teglia ricoperta di carta da forno e si infornano a 170° per 25 minuti.
di Cristina Leti